La cucina come architettura è il tema ben svolto da quattro brand italiani di alta gamma, che per i nuovi modelli si sono affidati ad affermati progettisti.
Non è un mobile, ma un sistema che contiene ed esprime infinite funzioni: la cucina si presta più di ogni altro arredo domestico ad essere assimilata a un progetto architettonico, in una composizione articolata di volumi, materiali e linee. Da questo spunto creativo alcuni tra i più bei nomi dei produttori italiani di cucine hanno realizzato modelli nuovi e prestigiosi. Firmati da autorevoli matite.
Una scultura domestica: Isøla di Carlo Colombo per Rossana
Il contrappunto tra pieni e vuoti, il gioco di linee verticali e orizzontali, i materiali naturali – pietra, legno, metallo – accostati e ben calibrati. Ha l’esprit e le peculiarità di un progetto architettonico, ma è una cucina: Isøla di Rossana, nata dal tratto di Carlo Colombo, è la reinterpretazione, a cinquant’anni di distanza, di uno dei primi modelli a isola presentati dal brand e approdato al MoMA di New York nel 1972. Quali gli spunti che hanno ispirato Carlo Colombo nel progetto di questo modello? “Penso che l’architettura come valore concettuale entri nella casa delineando forme solide e materiche”, afferma l’architetto, “disegnando un’isola fatta di forme e funzioni. Nella cucina Isøla le linee orizzontali e verticali trovano il loro equilibrio con il gioco degli spessori e dei materiali rendendo questo progetto una scultura domestica”.
Isøla ha un elemento distintivo: una parete autoportante in grado di creare una divisione estetica e operativa tra la zona lavaggio e preparazione e l’area riservata al living. Il prospetto della cucina è scandito da lame in metallo che definiscono i vari ambiti di funzione e di contenimento, mentre in superficie è ritmata da diversi livelli realizzati con materiali differenti. Il cuore è il monoblocco a isola a cui si possono accostare diversi elementi d’arredo.
Isole in pietra piasentina al cuore di Blade di Modulnova
Il razionalismo è il carattere stilistico e identitario di Modulnova: un concetto architetturale di pulizia e sintesi delle linee e delle forme che contraddistingue tutto il programma arredativo dell’azienda friulana, e che trova nella nuova cucina Blade una delle sue espressioni più raffinate. La firmano Carlo Presotto, responsabile R&D e uno dei fondatori di Modulnova, e Andrea Bassanello, art director dell’azienda.
Il nucleo di Blade è costituito dai due importanti blocchi funzionali (cottura e lavaggio) in pietra piasentina con lavorazione millerighe; a congiungerli in un’unica isola c’è un piano di lavoro in gres con finitura black metal, un materiale impiegato anche sui frontali delle basi. A parete, invece, torna la pietra piasentina millerighe, utilizzata anche per un secondo piano di lavoro leggermente sporgente, funzionale al forno (dotato anche di attrezzature per la cottura alla brace), a cui si affianca il legno di cedro in black per i frontali delle colonne attrezzate. “Blade nasce dall’esigenza di realizzare uno spazio cucina in cui esprimersi senza limitazione”, rivela Carlo Presotto. Armonia di proporzioni, materiali ricercati e rigore estetico fanno di Blade un’architettura domestica di sobria eleganza.
La geometria di Van Duysen per il nuovo modello Dada
Piet Mondrian e Carlo Scarpa: sono i Maestri da cui il designer belga Vincent Van Duysen ha tratto ispirazione per progettare Intersection, la nuova cucina di Dada dal forte carattere espressivo. Geometria, proporzioni, equilibrio: questi sono i tratti che accomunano i due Maestri – Mondrian nell’espressione bidimensionale, Scarpa in quella spaziale. In particolare, Van Duysen ha guardato al progetto di Scarpa per il Palazzo Querini Stampalia a Venezia, dove marmi, pietre, ceramiche, legno e inserti metallici sono utilizzati in modo magistrale. Così è nata Intersection: “Un progetto che gioca con le proporzioni, gli spessori e un mix di raffinati materiali”, afferma il progettista. L’elemento generatore è il top, contraddistinto da un nuovo disegno dallo spessore di 5 cm; nella parte inferiore viene a crearsi una gola che permette ad ante e cassetti di aprirsi senza maniglie. Per i top è stato selezionato un nuovo materiale, la pietra naturale Breccia Capraia, contraddistinta da striature di colore scuro su fondo chiaro. Lo stile geometrico di Mondrian emerge dal disegno geometrico delle ante, in cui si alternano piani verticali e orizzontali. Con Intersection è possibile creare una gamma infinita di composizioni lineari, angolari ad isola.
Combine Evolution, un passo in avanti per la cucina di Boffi
Lo dice il nome: Combine Evolution, ultimo modello di cucina di Boffi, è un’evoluzione della cucina Combine, entrambi progetti di Piero Lissoni. È lo stesso architetto a cogliere lo spirito di questo passo in avanti: “Combine esce con una nuova generazione di telai, un po’ come se fosse una Formula 1. Si rimodella un’altra volta: ci sono nuove funzioni, una nuova serie di strutture, nuovi materiali, ci sono degli assemblaggi completamente differenti. Questo è quello che penso sia il modello di innovazione che Boffi propone annualmente, anzi quotidianamente.” La cucina Combine è nata con l’obiettivo di integrare in un’unico modello le caratteristiche della cucina compatta e quelle della cucina a isola. Si compone di tre monoblocchi con basi estraibili, ciascuno dedicato a specifiche funzioni: due tecnici – uno per la cottura e uno per il lavaggio – e il terzo, complementare, per le operazioni di preparazione. Nella versione Combine Evolution ai tre blocchi per cottura, lavaggio e preparazione si aggiunge un elemento di connessione: un contenitore in struttura metallica a giorno, attrezzabile con cassetti in legno, che funge anche da supporto per un grande tavolo snack a doghe in legno massello.
di Antonella Galli