Immersa nella splendida campagna friulana, tra colline e montagne in un’area di circa 19.000 metri quadri, laCividina – azienda fondata nel 1976 a Martignacco in provincia di Udine da Carlo Bulfoni e oggi guidata dal figlio Fulvio assieme alla moglie Paola – ha inaugurato una nuova sede, un ambiente di lavoro più tecnologico, più stimolante e più sostenibile. Un luogo capace di raccontare al meglio la filosofia e l’identità ma soprattutto l’impegno che il brand da sempre riserva al benessere delle persone e dell’ambiente. E pensare che tutto è cominciato da un piccolo laboratorio artigianale di tappezzeria. Una trasformazione che ha portato, passo dopo passo, laCividina ad arrivare a quello che è oggi: un’azienda all’avanguardia, strutturata e altamente organizzata. Ma senza mai perdere di vista la sua forte identità e il suo prezioso patrimonio culturale, un valore profondo che continua a permeare ogni fase della sua produzione. Questo significativo percorso di crescita è culminato nello sbarco a Milano con la recente apertura di uno showroom situato nel prestigioso Palazzo Borromeo in Via Manzoni 41, con oltre 250 metri quadrati allestiti da Luca Botto e Studio Salaris.
Un successo che diventa più concreto oggi per via del nuovo stabilimento, come afferma Fulvio Bulfoni, Presidente de laCividina: “Siamo molto orgogliosi di questo importante traguardo. Negli ultimi anni l’azienda è cresciuta molto, c’era quindi la volontà di diventare una realtà ancora più strutturata e organizzata. Abbiamo deciso di restare fedeli al territorio dove siamo nati, anche perché la maggior parte dei nostri collaboratori vivono nei dintorni… una scelta quindi un po’ sentimentale, lo so, ma anche di rispetto verso chi lavora insieme a noi. La centralità della persona è un valore fondamentale in tutto quello che facciamo! Avere a disposizione una nuova ‘casa’, ci offre l’opportunità di attuare un profondo rinnovamento organizzativo, ma anche di valorizzare ulteriormente le persone, creando un ambiente nel quale lavorare bene, dare il meglio di noi e contribuire, nel nostro piccolo, a un mondo più bello e sostenibile”. Il progetto architettonico della nuova ‘dimora’ è stato affidato allo Studio Luca Botto_Architettura/Design, che dal 2009 cura la direzione artistica e coordinando lo sviluppo dei progetti di design del brand. Un dimestichezza con la fabbrica che ha permesso al team di progettisti di interpretare al meglio le esigenze dell’azienda. L’obiettivo fondamentale del progetto consisteva nella creazione di un ambiente ottimizzato per il lavoro, il quale fosse il risultato di un’attenta analisi dei processi e dei tempi impiegati nelle attività svolte nella sede precedente. L’edificio è stato progettato per integrare in un’unica struttura tutte le funzioni aziendali, che vanno dagli uffici amministrativi e commerciali alla logistica e ai reparti produttivi.
Durante la progettazione, è stata effettuata un’analisi dettagliata per calcolare le superfici necessarie per ciascuna area, con 600 metri quadrati destinati agli uffici, 2.000 metri quadrati per gli spazi di produzione e 800 metri quadrati per il magazzino dei semilavorati in arrivo e dei prodotti pronti per la spedizione. Inoltre, sono stati definiti i percorsi ottimali per il movimento dei materiali e degli operatori all’interno dell’edificio. Come spiega Fulvio Bulfoni: «Le fasi di lavorazione manuale, come la cinghiatura e il taglio delle pelli e dei tessuti, resteranno sempre fondamentali nel nostro processo produttivo, ma laCividina nel tempo è cresciuta e si è evoluta, nelle dimensioni come nelle attività. Ecco perché oggi stiamo completando la digitalizzazione dell’intera organizzazione aziendale: dall’amministrazione, alla logistica, alla pianificazione giornaliera della produzione, ai processi che si svolgono nei vari reparti, alla gestione del magazzino, all’automatizzazione degli imballaggi che ci consente di risparmiare spazio e di essere ancora più sostenibili… abbiamo tantissime cose da fare e da imparare”. Il processo produttivo avviene completamente all’interno dell’azienda, con l’importante nota che tutti i fornitori necessari si trovano entro un raggio di 50 chilometri. Questa distanza racchiude un distretto produttivo di spicco, specializzato nell’imbottito, che costituisce uno degli aspetti distintivi e di eccellenza per l’azienda. L’adozione di una tecnologia avanzata di confezionamento su misura ha ottimizzato lo spazio in magazzino e migliorato la sostenibilità del packaging. Un magazzino verticale digitalizzato gestisce componenti metallici e plastici.
Per il benessere dei dipendenti, c’è un sistema di pavimento radiante per il riscaldamento e il raffrescamento, controllato centralmente, insieme a un avanzato sistema di purificazione dell’aria. Le ampie vetrate offrono una vista panoramica delle montagne friulane, creando un ambiente di lavoro molto piacevole. Questa soluzione massimizza l’uso della luce naturale, migliorando l’ergonomia e l’efficienza energetica. L’edificio ha una facciata esterna nera, in linea con l’immagine coordinata del marchio laCividina, che enfatizza la sua essenzialità e crea un contrasto con gli interni luminosi e bianchi. La semplicità apparente dell’edificio nasce da una complessa interplay di volumi e sensazioni. Superfici scanalate e lisce, aggetti e vetrate rientranti creano spazi ombreggiati e contrasti di pieni e vuoti che conferiscono dinamismo all’architettura. Questo gioco di luce e ombra unisce armoniosamente la struttura con la natura, creando un effetto architettonico senza tempo e moderno.