A quasi due anni dall’operazione che ha portato Arclinea in B&B Italia, è tempo di bilanci. Gianni Fortuna è soddisfatto: “Abbiamo già sviluppato sinergie e siamo in crescita a doppia cifra”.
Nel settembre del 2016 veniva ufficializzata la partnership strategica tra B&B Italia e Arclinea, con l’acquisizione da parte di B&B Italia, controllata a sua volta da Investindustrial, del 70% della società fondata dalla famiglia Fortuna. Obiettivo dichiarato: condividere progetti di sviluppo nel mercato mondiale a livello retail e contract. Sono passati quasi due anni ed è tempo di trarre un primo bilancio che, spiega a Pambianco Design l’AD di Arclinea, Gianni Fortuna, è positivo sotto ogni aspetto. Lo è a livello economico, come testimonia la crescita del 20% nell’esercizio 2017/18 da parte dell’azienda con sede a Caldogno (Vicenza), ma anche a livello organizzativo e gestionale. “Il cambiamento più importante – afferma Fortuna – è stato il passaggio da una gestione ‘familiare’ del business ad una più manageriale. Obiettivi e risultati, che prima erano definiti e condivisi solamente all’interno della famiglia, sono stati scritti in un piano a cinque anni, redatto nel luglio del 2016”. Il piano a cui si riferisce Fortuna è stato sviluppato dalla società di consulenza strategica Bain & Company e condiviso da Arclinea con B&B Italia, prevedendo il coinvolgimento e la responsabilizzazione del management sui risultati prefissati. “Abbiamo sempre lavorato a budget – precisa l’AD – ma oggi è aumentato il grado di responsabilizzazione delle strutture su quanto previsto e sui risultati ottenuti. Ogni mese forniamo un bilancio e inderogabilmente entro il 31 marzo di ogni anno il bilancio è chiuso”. Il risultato 2017/18 è stato di 20,2 milioni di ricavi, mentre per l’anno in corso è stato fissato un budget previsionale di 23,5 milioni. “Il raggiungimento del nuovo obiettivo dipende in buona parte dalla progettazione: se riuscissimo a concretizzare tutto quel che ci aspettiamo, potremmo anche superare le previsioni”. Ed è proprio nel contract che Arclinea è riuscita a ottenere i risultati più significativi, grazie al legame con la struttura solida e capillare di cui dispone B&B Italia, permettendo all’azienda presieduta da Giorgio Busnelli di integrare un’offerta già ampia con l’inserimento delle cucine. A sua volta, nei progetti dove è inserita Arclinea, si aprono spazi per l’ingresso di B&B. “Nel contract è stato abbastanza semplice e naturale intercettare queste sinergie – afferma Fortuna – mentre in ambito retail questo non sempre è possibile, perché il settore della cucina ha delle peculiarità che lo differenziano dal mondo del mobile e in alcuni paesi, per esempio in Germania, la distribuzione avviene su canali specialistici. Siamo però certi che la cucina possa essere sinergica al mobile, e viceversa, anche nell’ambito della distribuzione tradizionale. Durante l’ultimo Salone del Mobile, con l’apertura del nuovo spazio in via Durini, abbiamo avviato contatti mirati in questa direzione, ad esempio per il mercato nordeuropeo”. Proprio il nuovo flagship, inaugurato nella main street del design milanese, è stato uno dei maggiori investimenti concretizzati quest’anno da Arclinea. “Siamo in Durini 7, esattamente di fronte allo storico flagship store di B&B e accanto al ristorante Peppino, storico ritrovo del cibo della tradizione milanese, particolare non secondario per noi che produciamo la cucina per chi ama cucinare, apprezzata da chef stellati ed aspiranti tali. Quale miglior location avremmo potuto individuare?” commenta Fortuna. Ed è naturale che la presenza di un soggetto finanziario ‘forte’ come Investindustrial costituisca una garanzia di fronte a questo e altri investimenti in programma. “Dal punto di vista finanziario, abbiamo accesso a risorse per lo sviluppo che altrimenti non sarebbero disponibili”, sottolinea l’AD dell’azienda vicentina.
I prossimi investimenti? Entro fine anno aprirà a Caldogno, presso la sede centrale di Arclinea, un nuovo spazio dedicato alla formazione dei partner commerciali, coerentemente con quanto prevede il piano redatto da Bain & Company e a piena trazione trade. “È qui che stanno confluendo gli investimenti: prodotto, punti vendita e strumenti per vendere”, sottolinea Fortuna. Non si tratterà di un normale showroom, bensì di un luogo in cui si potranno toccare con mano i valori e le peculiarità del brand Arclinea. “Un vero ‘quartier generale’ – precisa – capace di accendere tutti i sensi necessari ad accrescere entusiasmo e conoscenza della marca, della sua storia, del suo prodotto coerente ma innovativo al tempo stesso. Ma senza le persone non si può crescere ed allora abbiamo accolto nuovi e capaci collaboratori, innamorati del progetto, per formare una squadra motivata a raggiungere ambiziosi risultati”. Dal 2016 a oggi Arclinea ha inserito 15 nuove figure professionali dando particolare forza all’area di ricerca e sviluppo e potenziando al tempo stesso la divisione produttiva e quella commerciale con l’inserimento di un’area manager per il mercato italiano e splittando la posizione di unico responsabile commerciale estero in due figure specializzate, quella dedicata al retail e quella per la progettazione. Intanto sono arrivati i consensi per la nuova collezione presentata alla design week di Milano e disegnata da Antonio Citterio. “Abbiamo voluto dare un chiaro segnale: da un lato di conferma del posizionamento di Arclinea come ‘la cucina per cucinare’, dall’altro di un prodotto dalle caratteristiche qualitative ineccepibili. L’unicità di Arclinea si esprime nel prodotto ma soprattutto nella capacità di integrarsi alla perfezione in ogni ambiente domestico. Il flagship di via Durini esprime alla perfezione questo concetto. Ogni dettaglio e particolare sono studiati per ottenere un risultato straordinario: è come se le cucine fossero integrate nell’ambiente. O è l’ambiente che integra le cucine?”.
L’impressione è che il legame tra la famiglia Fortuna e la loro ‘creatura’ sia più forte di quel 30% delle azioni rimaste in loro possesso. “Se Arclinea è quello che è oggi – conclude Fortuna – è grazie alle persone che l’hanno resa tale. Sono cambiati i tempi, la competizione è globale: l’appartenenza ad un gruppo importante è stata una scelta difficile ma consapevole. Abbiamo anteposto all’orgoglio personale la continuità, le prospettive di affermazione sui mercati. Ora il nostro obiettivo è muoverci coerenti con la nostra storia, traendo da essa tutto quel che abbiamo dentro in termini di cultura e know how. Con il supporto di tutti coloro che collaborano con noi, faremo di Arclinea un marchio sempre più forte e riconoscibile”.
di Andrea Guolo