Si scrive NFT, si legge non-fungible token. Il successo di questo mercato emergente è clamoroso: il suo valore per il 2020 si è attestato a 20,8 miliardi di dollari. Attrattiva per case d’asta di rilievo come Christie’s e Sotheby’s, un vero boom per il mercato dell’arte, e non solo.
Un breve chiarimento su cosa sia un NFT è d’obbligo, nonostante se ne senta parlare ormai da tempo. A differenza di un Bitcoin, che può essere scambiato con un altro, un NFT è un pezzo unico, non fungible appunto, ossia un particolare tipo di token crittografico non intercambiabile. Questo sistema viene considerato una sorta di evoluzione del mondo del mercato dell’arte, in cui non si acquista più un’opera in sè, ma si garantisce attraverso l’acquisizione dell’NFT la rivendicazione di un diritto su quell’opera attraverso protocolli informatici che verificano l’esecuzione di un contratto. Per investire in NFT, ci si avvale di una blockchain: tra le più note c’è Ethereum, ma anche Flow Blockchain, TRON, EOS o Binance Smart Chain. Tra le più accessibili invece, la piattaforma OpenSea.
Sotheby’s si adegua al mercato e apre alle Digital Sales
Non è ancora un vero e proprio dipartimento, ma una nuova categoria chè è stata introdotta all’interno della casa d’aste. “Abbiamo osservato il mercato legato agli NFT per quattro anni consecutivi – dichiara Michael Bouhanna, Co-Head delle Digital Sales in Sotheby’s – e lo scorso aprile abbiamo aperto le prime vendite con un’asta dedicata all’artista Pak, che incapsula a livello digitale i suoi lavori, facendoli diventare crypto art”. La Fungible Collection di Pak ha di fatto segnato l’ingresso di Sotheby’s nel mondo degli NFT: la vendita è avvenuta su Nifty Gateway, raccogliendo 16,8 milioni di dollari. Non si sono certo fermati e Natively Digital, asta organizzata lo scorso giugno, ha ottenuto risultati record con la vendita di 28 opere di crypto-arte di altrettanti artisti digitali. Il dubbio è che questo sia solo un momento favorevole, e che gli NFT siano una bolla destinata a sgonfiarsi con il tempo, per poi vedere i collezionisti ritornare ‘sui loro passi’, puntanto ad opere fisiche, legate al classico mercato dell’arte. “Non credo che gli NFT sostituiranno totalmente le opere d’arte reali, ma dobbiamo entrare in un’ottica differente – continua – Sta avvenendo un processo simile a quello che abbiamo vissuto quando la fotografia si è imposta come nuovo media e quando, più tardi, è stata riconosciuta come forma d’arte. Stiamo vivendo una fase crossover, in cui esiste l’arte contemporanea, all’interno della quale vanno tenuti in considerazione anche gli artisti che operano solo nel mondo virtuale”. La potenza degli NFT è quella di eliminare un intermediario, filtro che sta di mezzo tra i possibili compratori e l’artista, ovvero la galleria che li rappresenta. Attraverso le piattaforme digitali, i media artist si mettono direttamente in relazione con gli investitori. “La tecnologia permette di guardare al futuro e al possibile cambiamento del mercato dell’arte, in cui non c’è necessità di barriere tra chi produce arte e chi la compra. Anche il target, ad ogni modo, è un target parallelo, diverso da chi investe in modo tradizionale”. Il profilo tipo di collezionisti di NFT ha meno di 40 anni (per il 70%) ed è un’audience internazionale, con compratori che si concentrano maggiormente in Paesi come Cina, Hong Kong, ma anche Stati Uniti. Hanno poi un background legato alle tecnologie, it o all’universo delle cryptovalute. “Siamo molto soddisfatti di come si sta evolvendo il mercato anche se consapevoli delle migliorie da dover apportare, tra cui l’esposizione di queste opere digitiali, che necessitano di una presentazione accurata come quelle ‘fisiche’, e serve necessariamente investire nei processi tecnologici che stannno dietro alla gestione e alle vendite di opere d’arte di questo tipo”. Ci si chiede se anche il mondo dell’arredo, seguendo la scia e l’esempio dell’artista 3D Andrès Reisinger che ha realizzato il primo arredo digitale, poi prodotto da Moooi, potrebbe avere successo ed esplorare il mondo degli NFT. “Alcuni creativi ci stanno già pensando – conclude Bouhanna – ma penso sia ancora molto presto per poter parlare di mercato consolidato o vendite e numeri come quelli che è in grado di generare il mondo dell’arte”.
Una piattaforma NFT per brand e aziende
Di recente Neosperience, in collaborazione con WizKey, ha annunciato la nascita di NFT-Commerce, piattaforma che permette ai brand di creare e vendere in autonomia e senza intermediari i propri asset intangibili attraverso NFT, basati sulla certificazione attraverso blockchain di beni digitali che possono spaziare dal già citato mondo delle opere d’arte, ma anche videogames, beni di lusso, cartamodelli (come la fortunata asta della collezione Genesi di Dolce&Gabbana per 5,65 milioni di dollari). “La ricerca di unicità e bellezza, da sempre insiti nella natura umana, portano sempre più persone a volersi distinguere anche nel mondo digitale. La nostra tecnologia segna una nuova frontiera per i brand – dichiara Dario Melpignano, CEO di Neosperience – perché permette di monetizzare asset intangibili e creare ricavi ricorrenti valorizzando i marchi e i loro prodotti. La possibilità di gestire e vendere in autonomia i propri asset digitali, senza la necessità di intermediari o marketplace, democratizza questo processo e permette ad ogni brand di essere autonomo e vicino ai propri clienti in un modo completamente nuovo”. “Per un’azienda del mondo del design, che sia capace di coniugare il valore simbolico e aspirazionale alla funzione d’uso, creare asset digitali – sia unici, sia in edizione limitata, associati a funzioni digitali che estendono il prodotto stesso, e venderli online direttamente dal proprio e-commerce, o pubblicarli sui market – è un’evoluzione e un complemento naturale al suo saper fare. “Prodotti iconici, che hanno rappresentato la capacità di combinare il sogno con la forma, con l’utilità, sono i primi elementi su cui far leva per dare vita a una nuova asset class di prodotti digitali in cui la scarsità, permessa dagli NFT, contribuisca a creare valore.