Dopo la presentazione in anteprima lo scorso mese di marzo, al Teatro dell’Arte della Triennale, di Secret Gates, la performance per la regia di Vittorio Borsari, l’universo JCP si è raccontata attraverso l’installazione Ten Secret Treasures durante il Fuorisalone. I dieci pezzi hanno raccontato all’interno dei due piani, scenograficamente trasformati in paesaggi alieni, il proseguimento del viaggio, che è ciò che realmente conta: “La collezione, da questo punto di vista – spiega Livio Ballabio – rappresenta un paradigma, una tappa del percorso appena iniziato. Quello che conta davvero è il tracciato di una nuova rotta”.
JCP è il nuovo marchio ideato da Ballabio quando, nel 2015 sente il desiderio di cambiare la metodologia e l’approccio al progetto dell’abitare. Il marchio si fonda sul valore della sperimentazione e sulla creazione di percorsi narrativi che vadano oltre la mera produzione di oggetti. Proprio in questa direzione rientra la scelta di Ballabio di affidare la direzione artistica dell’intero progetto a Katia Meneghini e Thanos Zakopoulos di Ctrlzak Art and Design Studio. A cui è seguita anche la decisione di collaborare con designer come Alessandro Zambelli ed Emanuele Magini che, insieme a Ctrlzak, interpretano lo spirito del brand realizzando una collezione tra il surreale e l’onirico.
Dieci oggetti, ciascuno narrato da una storia scritta da Alistair Gentry, ci portano in una dimensione che deve indurre alla riflessione, al desiderio, al pensiero, svuotando la realtà dalla forma.