Una prima installazione prevista entro l’estate di quest’anno con l’obiettivo, entro il 2030, di arrivare a 100 stazioni di rifornimento. Questo il progetto che coinvolge già 25 tra marina e porti turistici italiani e che è guidato da NatPower H, società del gruppo NatPower che è uno sviluppatore indipendente di progetti di infrastrutture per la creazione di energia pulita a livello globale. Importante anche l’investimento da 100 milioni di euro che è alla base del programma che conta anche dal punto di vista progettuale su un approccio green, quello fornito dal design sostenibile di Zaha Hadid Architects, studio al quale è stato dato l’incarico di disegnare le stazioni di distribuzione dell’idrogeno alle imbarcazioni.
“Forti di una pipeline di progetti sulle rinnovabili che già supera i 23 GW – spiega Fabrizio Zago, Group Ceo di NatPower –, abbiamo deciso di creare NatPower H, quale operatore globale per la produzione, lo stoccaggio ed il rifornimento di idrogeno verde, e di conseguenza di dare vita alla prima infrastruttura di approvvigionamento di idrogeno per la nautica da diporto al mondo. Crediamo infatti che questo carburante green sia una delle soluzioni più efficaci per dare impulso alla transizione energetica di tutto il settore della nautica da diporto e dello yachting. In particolare, l’uso dell’idrogeno come vettore energetico, attraverso celle a combustibile e motori elettrici, si sta rivelando una delle opzioni più promettenti, offrendo prestazioni ottimali nel rispetto dell’ambiente”.
E infatti, sempre di più, nel panorama della nautica, sia italiana che internazionale, si assiste a un crescente impegno per la costruzione di imbarcazioni sempre più sostenibili e sono numerosi i cantieri navali che stanno promuovendo soluzioni per ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ecosistema. Un trend al quale contribuiscono poi anche fattori esogeni, come ad esempio la delimitazione di zone marine protette con il divieto per i motori diesel. Ecco perché l’importanza della sostenibilità cresce sempre di più anche nel segmento degli yacht e megayacht, spingendo l’intera industria verso innovazioni eco-friendly. Una rapida transizione energetica che al momento è proprio rallentata dalla carenza di infrastrutture per la distribuzione e il rifornimento di fonti di energia ad impatto zero.
Transizione che si traduce anche in una sostenibilità a 360 gradi che deve essere garantita non solo a livello di fornitura ma anche di progettazione sostenibile. NatPower H ha per questo siglato un accordo proprio con Zaha Hadid Architects, con la volontà di creare appunto strutture semplici, ecologicamente responsabili, innovative e a bassa tecnologia. “Le stazioni di rifornimento di idrogeno saranno costruite con calcestruzzo digitale a basso consumo energetico e non rinforzato. Con la resistenza strutturale derivante dalla geometria piuttosto che dai materiali ingegnerizzati, abbiamo trovato un collegamento tra il passato consolidato delle antiche tecniche di costruzione e le avanzate tecnologie sostenibili e circolari. Questo riflette l’impegno del progetto per un futuro ecologicamente responsabile”, conclude Filippo Innocenti, direttore di Zaha Hadid Architects.