A Venezia l’isola di San Servolo, che fu nei secoli sede conventuale e poi manicomio cittadino, è oggi un moderno centro congressuale e culturale, proprietà della Città Metropolitana di Venezia, a pochi minuti di navigazione da San Marco. Il 17 e 18 luglio, proprio nei giorni della tradizionale festa veneziana del Redentore, ha ospitato la seconda edizione di VID-Venice Innovation Design, un laboratorio di riflessioni e networking dedicato alla sostenibilità nell’ambito del design e dell’architettura. Due tavole rotonde, moderate dal giornalista Pierluigi Masini, segretario generale di VID 2021, hanno visto confrontarsi sul palco personalità di riferimento per il settore: Giulio Cappellini, imprenditore e designer, gli architetti Alfonso Femia, Massimo Iosa Ghini, Andreas Kipar, Alberto Apostoli, il direttore generale della Michelangelo Foundation Alberto Cavalli, il direttore creativo di The Placemakers Alberto Mattiello e Maurizio Sobrero, ordinario di Gestione dell’Innovazione all’Università degli Studi di Bologna.
VID ha anche affrontato il tema della sperimentazione, correlata in particolare ai materiali sostenibili, con la presentazione di sette startup impegnate a sviluppare inediti bio-materiali come il Pinatex, un’alternativa al cuoio ottenuta da fibre di cellulosa estratte da foglie di ananas e prodotta da Ananas Anam, o i materiali per la bioedilizia ricavati dagli scarti della lavorazione del riso, progettati e realizzati da RiceHouse.
La stessa isola di San Servolo, con il suo centro congressuale e le sedi di università e accademie internazionali, si propone come Living Lab Green, laboratorio sostenibile in divenire, in cui le aziende possono proporre e sperimentare soluzioni e processi di efficientamento allo scopo di trasformarla in un modello di sostenibilità. In quest’ottica, basata sulla convergenza di obiettivi pubblici e privati, nella prima edizione di VID nel 2018 furono inaugurati tre nuovi ambienti (la reception, la sala conferenze da 250 posti e la caffetteria) in collaborazione con aziende private. In occasione dell’edizione 2021 sono stati avviati interventi di efficientamento energetico con la collocazione dei pannelli fotovoltaici, le centrali termiche di nuova generazione e una pavimentazione in grado di assorbire l’inquinamento e combattere batteri e virus. Inoltre, venti camere della struttura ricettiva (che ne include 175) sono state rinnovate su progetto dell’architetto Alfonso Femia in collaborazione con Staygreen e Attico Interni.
Il processo avviato dall’isola di San Servolo verso la sostenibilità è basato su un project finance promosso da Infinity Hub e Global Power Service (main sponsor di VID) e porterà l’isola a dotarsi di fonti di energia rinnovabile per giungere alla piena autonomia.