Inaugurata la 61 esima edizione del Salone del Mobile di Milano, la manifestazione punto di riferimento internazionale per il settore dell’arredo e del design, che si preannuncia da record, almeno a giudicare dall’affluenza che soltanto nelle prime ore della manifestazione ha fatto registrare un incremento importante del numero di biglietti venduti. Lo annuncia, a margine della cerimonia di apertura, il Presidente del Salone, Maria Porro: “Abbiamo i primi dati della biglietteria: siamo al 33% di biglietti venduti in più rispetto alla stessa data dello scorso anno. Interessante la composizione dei paesi che conferma il ritorno degli operatori internazionali da tutto il mondo a Milano, al Salone del Mobile. L’Italia è al primo posto, seguita a ruota da Germania e Cina: ritornano gli operatori cinesi. Poi Francia , Spagna Svizzera, quindi una forte presenza europea a rimarcare la centralità di questo evento. E poi anche Brasile Usa, Paesi Bassi e Regno Unito. Il mondo ritorna a Milano, al Salone del Mobile, in Fiera, che si riconferma punto di riferimento per il mondo del design e dell’arredamento”.
Al taglio del nastro il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che nel suo intervento ha introdotto alcuni temi chiave per il comparto. Innanzitutto, la necessità di una “rivoluzione culturale che metta al centro il lavoro creativo italiano”, ma anche la valorizzazione e la tutela del marchio, rispetto alla quale verrà presentato un collegato in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri. E poi la defiscalizzazione delle imprese per favorire l’occupazione. Infine, la formazione con corsi ad hoc per sostenere la filiera.
“In questo evento – ha detto Meloni – sono raccolti alcuni dei principali filoni strategici sui quali questo Governo intende lavorare”. E dunque: imprese, fisco e lavoro. Serve, ha evidenziato, “un ecosistema che sia favorevole al mondo della produzione. Tasse giuste, una giustizia efficiente, una burocrazia che sia al servizio dei cittadini e che non pretanda che i cittadini siano al suo servizio. La prima di queste riforme è già sul tavolo: è la delega per la Riforma Fiscale, con la quale noi ci poniamo l’obiettivo di abbassare la pressione fiscale con attenzione anche alle imprese e al mondo del lavoro. Perché uno degli obiettivi della delega fiscale – ha sottolineato – è reivestire ciò che si risparmia in innovazione e posti di lavoro”. Quindi l’obiettivo del Governo, che si può riassumere in ‘più assumi e meno paghi’, “è un modo per favorire il lavoro, perché il lavoro consente a ogni cittadino di partecipare alla crescita della sua comunità, garantisce dignità ed è l’unico e vero ammortizzatore sociale, la nostra scala nella crescita delle persone. Non mi rassegno a una società nella quale abbiamo come modello di riferimento quello di favorire il reddito di cittadinanza. Il nostro modello di riferimento è come si fa a garantire e a favorire il lavoro ed è su questo che il Governo continua a lavorare”.
Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, nel suo intervento ha ricordato i numeri del 2022: “I risultati vedono la filiera del legno-arredo registrare un +12,6% con un fatturato di 56,6 miliardi, un export in crescita del 13,3% e le vendite Italia a +12,3%. Siamo consapevoli – ha sottolineato – che il 2023 non potrà proseguire con i risultati a doppia cifra dell’ultimo biennio, ma pensiamo che potrebbe essere l’anno della normalizzazione, quello in cui finalmente i costi delle materie prime e dell’energia sembrano aver imboccato la strada della convinta diminuzione, pronosticando il ritorno ai livelli pre-covid e in cui sia la produzione a crescere davvero e non solo i fatturati. Per farlo sarà indispensabile che le aziende continuino a investire in sostenibilità e formazione e guardare con attenzione a quei Paesi in cui il design made in Italy sta guadagnando posizioni: India ed Emirati Arabi in primis”. “Il Salone del Mobile – ha concluso – è l’occasione migliore per incontrare e presentarsi a nuovi e vecchi interlocutori. Del resto, la nostra fiera è nata proprio per questo e da ben 61 edizioni conferma la sua unicità e forza come moltiplicatore ineguagliabile di contatti e visibilità”.