Se il tema di riflessione di questa edizione è ‘costruire il futuro’, il Fuorisalone, che aprirà le porte dal 17 al 23 aprile, promette di immaginare, e poi di costruire, gli scenari del mondo futuro in un laboratorio di idee e tecnologie che si intrecciano alla città. Brera Design District, il quartiere degli artisti, all’invito di immaginare il futuro con la creatività, risponde che il futuro è ora e invita i designer a progettare nuovi scenari, che non siano possibilmente “sempre distopici e pessimistici” dicono Paolo Casati e Cristian Confalonieri di Studiolabo, agenzia creativa che coordina tutto il Brera Design District e gestisce la piattaforma fuorisalone.it.
Brera mette in campo 200 eventi, apre le porte di 183 design showroom permanenti, a cui si aggiungono 7 nuove aperture e propone un calendario di mostre, installazioni e nuovi prodotti. Il duo creativo conferma 140 partecipazioni di artisti nel distretto, ma la previsione di Studiolabo è di arrivare a 250.
Tra i progetti da non perdere, ‘Dry Days, Tropical Nights’ di gloTM, dell’artista Agostino Iacurci. Una grande installazione in largo Treves, nella ex sede della direzione Politiche Sociali del Comune, prossimo alla demolizione. L’ultima occasione, quindi, per varcare per la prima volta la soglia dello storico edificio in Brera, che dopo il Salone del Mobile, verrà abbattuto per far spazio a nuovi progetti immobiliari. L’installazione invita a guardare come potrebbe diventare il nostro Pianeta e la riflessione prende spunto dal libro ‘Viaggio in Italia nell’Antropocene’ in cui il filosofo Telmo Pievani e il geografo immaginano come sarà l’Italia nel 2786: con l’attuale gestione del Pianeta, ci troveremo di fronte a paesaggi desertici e tropicali. Da questa considerazione nasce ‘Dry Days, Tropical Nights’: da una parte la luce del giorno, il colore, la positività; dall’altra la dolcezza della notte e le domande esistenziali. Nella stessa piazza, lo showroom di Marsotto presenta una collezione di mobili in marmo firmata dallo studio inglese Barber & Osgerby.
‘Solid Nature’, dopo la monumentale installazione negli spazi di Alcova del 2022, si trasferisce a Brera con un progetto firmato Oma nel garage e nel giardino di una casa privata di via Cernaia. A Casa Mutina sarà presentato un progetto di sperimentazione sulla superficie ceramica firmato da Patricia Urquiola e Michael Anastassiades. All’Acquario Civico l’appuntamento è con l’azienda Stark che ha progettato ‘Trame’: un esercizio interattivo-percettivo con cui l’azienda che produce installazioni multimediali e interactive experience affronta il tema di partecipazione e coralità.
Lavora sul tema del futuro in un luogo fisico che parla di passato Alcova, la piattaforma fondata da Joseph Grima (Space Caviar) e Valentina Ciuffi (Studio Vedèt) che riapre gli spazi monumentali, inediti, dell’Ex macello di Porta Vittoria, eredità del passato colonizzata dalla natura che diventa essa stessa installazione. Ospita 70 progetti che esplorano direzioni diverse del design contemporaneo concentrati sulla ricerca di materiali sostenibili.
Il distretto Tortona parte dalla semplicità del desiderio di ricominciare a costruire un domani collettivo che si esprime nella necessità di fare della tecnologia, dell’innovazione e della circolarità. I capisaldi su cui riprogrammare la quotidianità valorizzano l’autoproduzione e la manifattura urbana sostenibile.
Milano Durini Design rafforza il brand ‘Milano Design District’ allargato a tutte le 40 aziende di arredo presenti nel quartiere e per l’edizione propone il file rouge ‘metamorfosi urbana’ che valorizza le eccellenze del prodotto.
Le 5Vie tornano con il design d’autore alle contaminazioni fra design, arte, alto artigianato. Il tema è ‘Design For Good’ un invito a guardare al design come strumento per creare e coltivare connessioni umane. Isola apre 25 spazi che ospiteranno mostre sul tema degli arredi circolari e rigenerativi. Tra i percorsi sul territorio da non perdere c’è Dropcity che all’interno dei Magazzini Raccordati della Stazione Centrale, modello urbano inedito in Europa con 10.000 metri quadrati, suddivisi in 28 tunnel, che aprirà al pubblico nel 2024, ospiterà intanto dibattiti e installazioni sul tema della creatività contemporanea.
Inclusione, diversità e accessibilità sono i temi di Base Milano, che porta alla Design Week 2023 la terza edizione di We Will Design: We ha an Idea, con designer provenienti da tutto il mondo, scuole, università, istituzioni internazionali, giovani studenti. We Will Design non è solo uno spazio di racconto ed esposizione: è un percorso di sperimentazione che va avanti tutto l’anno con residenze e scambi internazionali. Per l’occasione, We Will Design sviluppa queste riflessioni presentando una grande installazione di Claire Fontaine che accoglie il pubblico nella Ground Hall di Base; i formati progettuali Temporary Home ed Exhibit, con progetti da tutto il mondo; We Will Design – Kids, con una serie di momenti a misura di bambino sempre collegati a valori di accessibilità e inclusione; We Will Design Music, con un ricco palinsesto musicale in collaborazione con Volvo Studio Milano e Le Cannibale.