In occasione della giornata di celebrazione del 25° anniversario del colosso svedese dell’arredamento low cost, sono stati presentati anche i risultati di un’analisi sul ‘valore esteso’ di Ikea in Italia. Uno studio che ha fotografato gli impatti diretti e indiretti generati da tutte le attività economiche del gruppo sul territorio italiano nell’anno fiscale 2013 (settembre 2012 – agosto 2013) in termini di posti di lavoro, valore aggiunto e contributo fiscale alle entrate dello Stato Italiano.
Dalla ricerca emerge come le attività del gruppo Ikea in Italia, nel corso del 2013, abbiano generato una ricaduta occupazionale totale di circa 21mila posti di lavoro. Di questa cifra, 14.575 (69%) attengono all’indotto presso l’intera catena di fornitura. Parte di questi sono i posti di lavoro generati presso le aziende che producono in Italia gli articoli venduti poi da Ikea in tutto il mondo, stimabili in 11.195 unità.
Ikea, inoltre, ha sviluppato circa 1 miliardo di euro di valore aggiunto sia direttamente (42%) che indirettamente (58%), attraverso la catena di fornitura. Infine, ha prodotto un contributo fiscale pari a 286 milioni di euro sia direttamente (38%) che indirettamente (62%). Di questa cifra, l’87% rappresenta il contributo fiscale legato alla ricaduta occupazionale diretta e indiretta generata dalle attività del gruppo Ikea Italia.
L’indagine fa anche il punto sugli acquisti complessivi del gruppo Ikea e valutabili in 1.526 milioni di euro, di cui 1.264 in mobili e complementi d’arredo. Oltre l’8% dei prodotti venduti nei 351 negozi Ikea in tutto il mondo sono prodotti in Italia, che da anni si conferma terzo Paese fornitore del gruppo, dopo Cina e Polonia.
Dal 1989, anno dello sbarco in Italia di Ikea con il suo primo punto vendita a Cinisello Balsamo, ad oggi il colosso ha inaugurato ben 21 negozi in tutta Italia.