iGuzzini, storica azienda di illuminazione di Recanati, nelle Marche, parte del gruppo svedese Fagerhult dal 2019, chiude il 2021 con un giro d’affari in crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente pari a 203,4 milioni di euro. Rispetto al 2019, il dato è inferiore (237 i milioni di fatturato nell’anno pre-pandemia), ma l’obiettivo del 2022 è “superare i risultati del 2019” spiega a Pambianco Design l’amministratore delegato Cristiano Venturini.
Ma non è tutto. L’obiettivo è crescere “anche in termini di redditività e generazione di cassa”. E il primo trimestre dell’anno in corso lascia ben sperare nel raggiungimento degli obiettivi: il Margin Trend Ebit di periodo (13,3%) supera le previsioni e la percentuale Ebitda Net Sales è la migliore di sempre (17%).
Per iGuzzini il primo quarter dell’anno corrisponde anche al ‘quasi azzeramento’ del Net Cash (- 300mila euro), nonostante il recente completamento dell’acquisizione della canadese Sistemalux nell’agosto 2021. “Vorremmo che il 2022 fosse un anno di turnaround aziendale, in grado di replicare quei numeri che stiamo realizzando dal punto di vista dei processi. Riteniamo – spiega l’AD- che il numero sia l’immagine che cristallizza ciò che è stato seminato negli anni precedenti. Abbiamo acquistato il 30% di una azienda in America pagandola upfront. E, ciononostante, la generazione di cassa e la net financial position alla fine del periodo sono migliori rispetto allo stesso periodo del 2019. L’azienda è riuscita, anche nel periodo di pandemia, attraverso la gestione caratteristica e straordinaria, con l’acquisizione di un’azienda, a generare una cassa che è risultata più che sufficiente a ridurre l’esposizione finanziaria, Che oggi è azzerata. Siamo un’azienda a zero debito. Un risultato sfiorato nel 2018 che consolidiamo dopo la pandemia”. Il risultato è frutto di “un pensiero strategico diversificato rispetto a qualche anno fa”.
Venturini, che restituisce al mittente la definizione di rottamatore “che andava di moda qualche anno fa”, piuttosto sottolinea di essere “ben conscio delle radici di iGuzzini”. L’obiettivo è dunque “evolvere quella cultura che ho ereditato e nella quale sono cresciuto verso stimoli maggiori”. Attraverso quali leve? Design, cultura, sostenibilità e digitalizzazione: “non si tratta di un cambiamento di rotta, ma di una evoluzione verso uno stile più moderno, ecosistemico, capace di coinvolgere le persone attraverso la trasparenza e l’apertura”. Emblematico il ‘terzo piano’: “è sempre stato quello della famiglia e dell’amministratore delegato. Oggi sta diventando un piano polifunzionale per tutti i dipendenti che vogliono fare una pausa, una riunione, completamente interconnesso, sostenibile per materiali e outfit. Con una biblioteca dedicata all’innovazione. Chiunque – chiosa Venturini – può avere accesso al ‘terzo piano’”.
