Avrà una superficie complessiva di 35mila metri quadrati e sarà alto nel suo punto più elevato 61 metri, si svilupperà su dieci piani di altezza per oltre 16.500 metri quadrati esclusivamente dedicati a laboratori per la ricerca scientifica e 3mila metri quadrati di terrazze e coperture verdi: queste sono alcune delle caratteristiche del progetto del nuovo edificio di Human Technopole, l’istituto italiano di ricerca per le scienze della vita, situato a Milano nel cuore di Mind – Milano Innovation District.
La costruzione sarà la sede principale dei suoi laboratori scientifici e sarà al centro del Campus Human Technopole, cioè l’intera area del centro di ricerca, area in cui il nuovo edificio rappresenterà il nucleo centrale.
“Mai come in questi giorni stiamo imparando quanto sia fondamentale mettere scienziati e ricercatori nelle condizioni di poter fare il proprio meglio” – afferma Marco Simoni, presidente della Fondazione Human Technopole – I cantieri, al momento, sono fermi. Ma non appena potranno riaprire, partirà la costruzione dell’edificio più grande del campus, accanto a Palazzo Italia”.
Il nome del progettista che ha vinto il concorso internazionale per l’ideazione dell’edificio e del Campus è stato annunciato nei giorni scorsi da Fondazione Human Technopole e Arexpo: si tratta dello studio di architettura Piuarch, realtà che ha contribuito a numerosi grandi interventi di riqualificazione sul territorio milanese in aree quali il Mecenate District e Porta Nuova. Un parterre attrezzato, una piazza coperta e un giardino pensile sono i tre spazi attorno ai quali si organizza il progetto di Piuarch, che formano una sequenza ininterrotta dal piano terra fino alla sommità dell’edificio. Attorno alla spina dorsale composta da questi tre spazi pubblici e collettivi, gli uffici e i laboratori dello Human Technopole Headquarters si organizzano in due blocchi compatti e distinti, entrambi paralleli alla piazza coperta. Al loro interno, la distribuzione è impostata su criteri di massima ottimizzazione e flessibilità: molte partizioni, ad esempio, sono mobili, per permettere un rapido adattamento alle esigenze in evoluzione del centro di ricerca.
«Dal benessere dell’uomo sono partite le nostre riflessioni progettuali sulla qualità architettonica degli spazi e sulla loro funzionalità, abbiamo perseguito la condivisione degli spazi creando luoghi di aggregazione, confronto e scambio di idee. La sede è stata progettata come luogo d’incontro, al fine di interconnettere funzioni pubbliche e di ricerca – ha dichiarato Monica Tricario, una delle fondatrici di Piuarch -. Verrà fuori uno spazio fluido e adattabile a seconda delle esigenze».
Per la costruzione dell’opera, che richiederà tre anni di lavori, è previsto un investimento sino a 94,5 milioni di euro.
Il Campus Human Technopole, che comprende anche i fabbricati oggi già presenti, cioè Palazzo Italia, edificio di Expo Milano 2015, il Padiglione Nord e il Padiglione Sud, avrà una superficie di oltre 11mila metri quadrati. Vi troveranno posto laboratori di biochimica e biologia molecolare, strumentazioni scientifiche d’avanguardia tra cui microscopi ottici, spazio per un ampliamento della facility di microscopia crio-elettronica e fino a 800 postazioni di lavoro per ricercatori. In aggiunta saranno disponibili ampi spazi comuni, sale riunioni e aule per eventi e corsi di formazione.
“Il nuovo edificio – ha affermato il direttore dello Human Technopole Iain Mattaj – rappresenterà il cuore dell’attività scientifica. Qui verrà formata la prossima generazione di ricercatori. Sarà la principale sede dei nostri laboratori in cui lavoreranno scienziati con expertise e competenze diverse. Ospiterà strumenti e tecnologie all’avanguardia che verranno messi a disposizione della comunità scientifica per promuovere progetti di ricerca condivisi e collaborazioni con istituti europei ed internazionali”.
“Soprattutto in questo momento, quello di Human Technopole è un progetto emblematico per l’intero Paese”, ha concluso Giovanni Azzone, presidente di Arexpo – “Vogliamo che diventi il simbolo di un’Italia che guarda al futuro”.