Gli hotel di lusso sono sempre più alla ricerca di un’identità locale, di un legame con il territorio, per questi motivi chiedono ai progettisti spazi per l’aggregazione e la condivisione (anche online).
“Così vicino, così lontano”, si potrebbe riassumere così l’intenzione dell’hotellerie di alta gamma di integrarsi nel territorio assorbendone i valori ma allo stesso tempo promuovendo la propria presenza tramite social network. Con i ‘social’ le persone sentono sempre più il bisogno di collocarsi in un contesto che meriti di essere condiviso, esibito attraverso le immagini. A dirlo, al Sole 24 Ore, è Patricial Viel che associa le ultime tendenze dell’hotellerie al crescente ed esigente mercato dell’esperienza. Un hotel ben disegnato però, secondo l’architetto, è solo il primo passo di una strategia di successo che non deve mai rinunciare al contenuto, ovvero a ciò che vi accade. Gli hotel devono quindi garantire un’approfondita conoscenza del territorio ma permettere anche la condivisione dell’esperienza con spazi aperti alla città e spazi per il coworking.
Fa leva proprio su quest’ultimo aspetto Vastin Hospitality, (società immobiliare che fa parte di Interogo Foundation, la holding che controlla anche Ikea), che sta sviluppando in Europa un portafoglio di una cinquantina di hotel dedicati ai Millennials. A Torino ha acquistato da Sistemi Urbani (Rfi), proprietaria dell’area, il complesso dell’ex stazione Porta Susa affidando la progettazione dell’hotel a Eclettico Design, brand dello studio Lombardini22. Lo Studio conferma al Sole 24 Ore il trend dei social-hotel richieste da un numero crescente di catene alberghiere.
Come riportato da Corriere.it, l’operazione si è conclusa con la proposta di acquisto di 6,4 milioni di euro, avanzata dagli acquirenti. Questi ultimi si sono impegnati anche a rimettere a nuovo l’area con un esborso compreso tra i 15 e i 18 milioni di euro. In totale, l’investimento ammonterebbe a oltre 20 milioni di euro.