Rubner ha in programma un nuovo investimento strategico da 25 milioni di euro. Il gruppo – attivo in tutta la filiera produttiva della lavorazione del legno – stanzierà questa importante somma per la ristrutturazione della sede di Chienes (BZ) e per la digitalizzazione dei processi produttivi di Rubner Türen, azienda interna specializzata nella produzione di porte in legno per indoor e outdoor.
“Senza dubbio il 2022 è stato un ottimo anno” – sottolinea Peter Rubner, presidente del gruppo. “La differenziazione dei modelli di business è stata il nostro punto di forza. Se le aziende attive nei progetti hanno subito una riduzione dei margini a causa dell’aumento dei prezzi e dei materiali, quelle attive nell’industria del legno, che hanno tempi di consegna più stretti e possono reagire rapidamente ai cambiamenti di mercato, hanno performato eccezionalmente bene”. Lo scorso anno è stato infatti chiuso con un fatturato consolidato a quota 409 milioni di euro (+5% rispetto al 2021) e una redditività tra le migliori nella storia della holding (Ebitda a quota 42 milioni).
Attualmente il gruppo Rubner impiega circa 1400 persone e conta 18 stabilimenti tra Italia, Austria, Germania e Francia. Il 55% dei ricavi lo sviluppa oltre i confini nazionali. Le soluzioni offerte spaziano da case e porte sino alla progettazione e realizzazione di grandi opere strutturali come edifici multipiano a uso sia civile sia industriale. “Nel nostro settore – continua Peter Rubner – è raro trovare una realtà in grado di coprire tutta la catena del valore: ciò ci permette non solo di essere autosufficienti ma anche di assicurare al cliente tempi e costi certi, oltre a un unico interlocutore capace di affiancarlo dalla progettazione all’esecuzione. L’altra caratteristica che ci contraddistingue è l’aver puntato sul segmento premium invece che su quello standard, con offerte di soluzioni tecnologiche di alto livello che ci permettono di andare incontro alle richieste specifiche di architetti e committenti. Ne è un esempio Roots, il multipiano in legno più alto della Germania realizzato di recente ad Amburgo o il nuovo edificio del mercato del pesce di Sidney.”
Rubner guarda al futuro con fiducia. Oltre che sulla digitalizzazione dei processi produttivi, il focus per i prossimi anni è sulla sostenibilità. “L’edilizia in legno – si legge in una nota – ricopre un ruolo centrale per raggiungere l’obiettivo di neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050. Rubner, con un’esperienza e un know how centenari, può offrire un contributo sostanziale a questo progetto. Il legno – rinnovabile e capace di immagazzinare CO2 – è il materiale da costruzione ideale per le città del futuro. Nel suo percorso di sostenibilità, le aziende del gruppo cercano di ottimizzare al massimo l’uso di questa preziosa materia prima e di affiancarla ad altri materiali sani e sicuri per l’ambiente. Ne sono esempio il sughero e la fibra di legno, utilizzati come isolanti, e le vernici a base d’acqua impiegate per le porte”.