Il 2023 è stato un anno di svolta per Gibus. L’azienda di tende da sole e schermature solari – nata nel 1982 dalle famiglie Bellin e Danieli – ha chiuso l’anno appena trascorso con ricavi pari a 91,4 milioni di euro, in incremento dell’8,8% rispetto agli 83,9 milioni di euro del 2022.
Questa performance positiva è principalmente attribuibile al contributo del gruppo Leiner, acquisito a settembre 2022. “L’operazione – ha reso noto l’azienda – ha consentito di consolidare il modello di business e di incrementare la penetrazione dell’azienda nei principali mercati europei (Germania e Benelux). Leiner è infatti una piattaforma distributiva per i mercati di lingua tedesca che offre accesso ad oltre 700 dealer attivi e a una gamma di prodotti strategici per i mercati centroeuropei, come i tetti in vetro”.
Ottimi risultati anche dal lato export, i ricavi realizzati si attestano a 40,3 milioni di euro e rappresentano il 44% del totale. La crescita rispetto al 2022 è pari a +85%, con un contributo del gruppo Leiner di 24 milioni di euro. “Da sottolineare – si legge in un comunicato – è inoltre che tale risultato beneficia solo parzialmente dei ricavi generati dalla vendita dei prodotti a marchio Gibus e che le sinergie in corso di implementazione porteranno risultati ancor più positivi già a partire dai prossimi mesi”.
“Chiudiamo con risultati soddisfacenti un anno sfidante su tutti i nostri mercati di riferimento – ha dichiarato Alessio Bellin, amministratore delegato di Gibus –, pronti a cogliere la ripartenza del mercato con una maggiore presenza a livello internazionale grazie alla nuova filiale olandese e al network di Leiner, che rappresenta una testa di ponte distributiva fondamentale per l’ingresso nel mercato tedesco” .
“Il mercato italiano, presidiato con una rete di Gibus Atelier diffusa su tutto il territorio nazionale, evidenzia un’importante tenuta dei ricavi alla luce delle significative performance registrate nel 2022 (+15%) e nel 2021 (+74%), biennio che ha beneficiato di una forte spinta propulsiva generata sia dalla possibilità per i clienti finali di fruire dello sconto in fattura sui prodotti che godono dei benefici fiscali dell’Ecobonus 50%, sia dalla grandissima resilienza del settore outdoor design rispetto allo scenario causato dalla pandemia. Il dato registrato nel 2023 – ricavi pari a 51 milioni di euro – è pertanto da considerarsi soddisfacente in quanto i risultati ottenuti sono stati influenzati dal venir meno, nel mese di febbraio, dei benefici legati allo sconto e dal deteriorarsi del contesto macroeconomico (livelli di inflazione elevatissimi in abbinamento a tassi di interesse ai massimi livelli) che ha generato una diminuzione dei consumi e degli investimenti, sia da parte dei privati che delle aziende”.