Tranne qualche eccezione, i maggiori gruppi italiani dell’arredo non hanno ancora sviluppato strategie dedicate al mobile office, rimasto appannaggio delle aziende specializzate. Le prospettive di ingresso potrebbero emergere da operazioni corali di contract
Se è vero che, con l’accorciamento della distanza tra arredamento home e office, il mondo dell’ufficio sta vivendo una vera e propria rivoluzione, non si può dire lo stesso per i big dell’arredo italiano o almeno non ancora. Con l’esclusione di Molteni, da tempo inserita nell’ambiente di lavoro con il brand Unifor dedicato al settore office di fascia alta, e senza trascurare la novità rappresentata da Poltrona Frau che ha esposto per la prima volta a Orgatec con una collezione dedicata (vedere box), gli altri grandi gruppi del mobile italiano non sembrano pronti né particolarmente interessati a estensioni di gamma per coprire questo business così promettente e in rapido cambiamento. L’impressione è che il mondo del design per home e contract e il mondo dell’ufficio, nella visione dei player italiani, siano ancora due universi paralleli mentre nel mercato parrebbe non essere più così. Le aziende sono alla finestra e stanno sicuramente studiando i cambiamenti in atto nel settore professionale, che ormai abbraccia la quotidianità della vita e anche il tempo libero, ma per il momento, escluse alcune collezioni ad hoc, non sono neppure state create divisioni contract specializzate in commesse per uffici.
MOBILE ALLA FINESTRA
Potrebbe però essere questione di tempo. Lo conferma il fatto che alcune realtà hanno già messo il primo piede nell’ambito ufficio. Tra queste c’è Luxury Living Group, holding del lusso da 126 milioni di ricavi nel 2017 con sede a Forlì che sviluppa, progetta e distribuisce i marchi di arredo-design Fendi Casa, Trussardi Casa, Bentley Home e Bugatti Home, Ritz Paris Home Collection e Heritage Collection, a cui si è recentemente aggiunta la licenza di Baccarat. L’idea alla base del gruppo è quella di esprimere un lifestyle globale per poter arredare ogni tipologia d’ambiente. Ed ecco che alcuni brand del portafoglio di Luxury Living Group ovvero Bentley Home, Bugatti Home e Fendi Casa, hanno presentato, all’interno delle loro collezioni, anche delle proposte per progetti ufficio e spazi direzionali con prodotti continuativi. Una scelta ragionata e destinata a crescere. “Il segmento office – spiegano in azienda – rappresenta una quota marginale rispetto alle altre categorie di prodotto delle nostre collezioni ed è un’area di business che potrà assistere a tassi di crescita significativi nel futuro”. Punta sul mondo ufficio anche Giessegi, l’azienda maceratese da 128 milioni di euro che ha nella cameretta il suo punto di forza e opera anche nelle soluzioni per il living, la zona notte e nel canale contract. Il gruppo ha aggiunto quest’anno, alle proposte office già avviate, un catalogo composto da 22 nuove composizioni per le diverse aree, dall’ufficio operativo a quello direzionale, con una vasta gamma di essenze, betulla,olmo,faggio e noce oltre che colori laccati. Sul fronte ufficio si è mossa anche Poliform, pur senza sviluppare collezioni specifiche. Per i big dell’arredo, contract e office non sono universi paralleli ma presentano diversi punti di contatto e proprio per questo il gruppo brianzolo da 193 milioni di consolidato ottenuti nel 2017 ha sviluppato, attraverso la divisione contract, alcune realizzazioni nell’ambito ufficio, comprese quelle inserite presso il suo Poliform Lab. Si tratta di progetti importanti per prestigio delle commesse ma che per il momento, precisano dall’azienda, restano attività occasionali. E attraverso la sua divisione contract, anche la friulana Calligaris (124 milioni di euro di ricavi nel 2017) si è inserita nell’ambito dell’ufficio per quanto, precisano da Manzano (Udine), non si sia nulla di nuovo in previsione o in cantiere. Tuttavia, proprio all’ultima edizione di Orgatec, il gruppo ha presentato due novità: il sistema di imbottito modulare Umi e la famiglia di sedute Academy, che trovano applicazione anche nel mondo ufficio per le loro caratteristiche di ergonomia e polifunzionalità.
CUCINA ASSENTE
Se nell’arredamento si stanno avvicendando esempi di sinergia tra home, contract e ufficio, seppur a macchia di leopardo, nel mondo delle cucine il terreno appare ancora del tutto inesplorato. E questo appare sorprendente considerando l’importanza che stanno ottenendo, nelle situazioni lavorative, le aree ristoro e gli spazi dedicato al relax con tanto di cucine attrezzate, trend sempre più affermato in alcuni coworking e negli uffici di nuova generazione. Interpellati da Pambianco Design, i maggiori gruppi specializzati nel kitchen per fatturato ovvero Veneta Cucine, Scavolini e Lube, hanno affermato di non avere in programma implementazioni di linee prodotto dedicate al mondo del lavoro, pur aprendo le possibilità, come specifica Veneta Cucine, verso “sinergie tra le aziende italiane complementari per proporre progetti coerenti e rappresentativi del made in Italy”. Ciò significa che, per le aziende italiane, la via per garantire la massima flessibilità anche di fronte alle evoluzioni del mondo ufficio potrebbe arrivare proprio da operazioni corali di contract. Se così fosse, per il made in Italy si tratterebbe di una possibilità in più per poter competere con i concorrenti esteri, avvantaggiati dalle dimensioni ma storicamente meno pronti a cogliere le nuove opportunità.
di Milena Bello