Tra i punti di riferimento più autorevoli del settore c’è il Global Wellness Summit (GWS), evento internazionale che riunisce i leader dell’economia del benessere globale. I dati rilevati attraverso un’analisi del settore permettono di immaginare le future opportunità create dall’economia del benessere.
Si pensava che il ‘termalismo sociale’ fosse ormai cosa appartenente al passato, mentre invece è un tema ancora importante, che si rinnova: certamente si passa a una socialità ristretta (se consideriamo il mondo delle spa, il cliente per il 90% dei casi ne fa uso in coppia o in gruppi di massimo 4 persone). La socialità resta centrale, ma si restringe ai nostri cari e si mescola a momenti di introspezione, preziosi all’interno di strutture wellness-oriented. “Analizzare il mercato globale del mondo wellness è estremamente complesso – dichiara Francesco Rinaldini, Export Manager Starpool – si parla di un giro d’affari che vale 4,5 trilioni di dollari globalmente (dati Global Wellness Institute). Il settore del turismo wellness, suddiviso in primario e secondario, riguarda ambiti come il personal care beauty (un trilione di dollari), il fitness (800 milioni) e il mondo della nutrizione. Si considerano importanti anche gli spa beauty saloon, le spa connesse agli hotel e infine i trattamenti medicali di prevenzione. Le analisi rilevate dal GWS riportano una crescita a doppia cifra, se consideriamo il periodo prima della pandemia”. Dai macro dati analizzati si scende poi nel dettaglio, e i settori di rilievo sono il wellness real estate (iniziative immobiliari in cui il wellness è protagonista del progetto), particolarmente sviluppato negli Stati Uniti, e il turismo legato al benessere della persona. “Si consideri che un turista interessato e spinto dall’offerta wellness spende di media 53% in più rispetto a un turista ‘leisure’ – continua Rinaldini – C’è poi il comparto dell’industria delle spa, che raggiungerà i 128 milioni di dollari nel 2022; dato interessante se paragonato ai 93 milioni di dollari registrati nel 2018”. Le previsioni riportano anche un ulteriore dato interessante: entro il 2023, ci sarà un incremento del 6,6% del settore legato all’attività fisica, seguito dal boom della mindfullness specialmente durante e dopo il lockdown, infine si riscontra un 8,6% di crescita della tecnologia legata al wellness: dallo smartwatch agli strumenti legati a misurazioni, paramentri e analisi del benessere psicofisico.
I trend per il 2020 e il futuro
“Diciamocelo, queste analisi hanno la capacità di creare dei bisogni non necessari, diventando poi trend che generano business a livello globale – confessa a Pambianco Design Rinaldini – Se, dati scientifici alla mano, dimostro che fare una sauna ha degli effettivi benefici sul lungo termine e questo messaggio viene condiviso da diversi player a livello globale, questo diviene un trend”. I focus di quest’anno e per gli anni a venire sviluppano tematiche e riflessioni che ruotano attorno ad alcuni temi fondamentali: l’importanza del sonno e del ciclo circadiano, la nuova giovinezza della terza età, gli insegnamenti e le tradizioni che arrivano dal Giappone, il mental wellness legato alla tecnologia, l’ingresso del fitness all’interno di gruppi religiosi (Papa e Vaticano compresi), la ricerca di un wellness sabbatical, la messa a punto di dispositivi in grado di favorire la fertilità di entrambi i sessi, l’industria discografica che sperimenta all’interno dell’ambito della wellness music, l’importanza del profumo e degli aromi negli ambienti benessere. “I trend rilevati nel 2020 parlano soprattutto di prevenzione (piuttosto che cura) e di una spinta verso il ribilanciamento del sistema immunitario, messo a dura prova in questo periodo particolare – commenta ancora Rinaldini – La natura è tornata al centro dell’interesse della maggior parte di noi. Si sente la necessità di un contatto diretto con l’ambiente naturale, perchè in fin dei conti il nostro organismo ne ha bisogno in maniera imprescindibile. Il ‘forest bathing’ è una pratica che esiste da molto tempo, oggi più in voga che mai: si tratta di una totale immersione in ambienti naturali che è in grado di rigenerare totalmente spirito e corpo. Infine, un trend importante da analizzare e valutare è quello legato al biophilic design, ovvero la necessità di integrare la natura all’interno degli edifici, creando così una connessione e una compenetrazione tra uomo e natura”. Il business del wellness continuerà a crescere, l’incognita sarà capire come cambierà nel giro di un anno.
di Valentina Dalla Costa