L’edificio che completa la sede milanese della Fondazione Prada apre al pubblico. La Torre, alta 60 metri, progettata da Rem Koolhaas con Chris van Duijn e Federico Pompignoli dello studio OMA, va ad arricchire le possibilità espositive che caratterizzano la visione della Fondazione. Ciascuno dei 9 piani permette di percepire gli interni in maniera diversa, grazie a una specifica combinazione dei tre parametri spaziali, ossia pianta, altezza e orientazione: metà dei livelli si sviluppa su base trapezoidale, l’altra metà su pianta rettangolare. Inoltre l’altezza dei soffitti varia dal primo all’ultimo piano. Come ha dichiarato Rem Koolhaas: “L’insieme di queste diversità produce un’estrema varietà spaziale all’interno di un volume semplice, in modo che l’interazione tra gli ambienti e i singoli progetti o opere d’arte offra un’infinita serie di possibili configurazioni”.
Per l’apertura, i sei livelli espositivi ospitano il progetto espositivo “Atlas”, ideato da Miuccia Prada e Germano Celant. Opere di artisti come Carla Accardi e Jeff Koons, Walter De Maria, Mona Hatoum ed Edward Kienholz and Nancy Reddin Kienholz, Michael Heizer e Pino Pascali, William N. Copley e Damien Hirst, John Baldessari e Carsten Höller tracciano una mappa delle collaborazioni che hanno dato vita alla collezione della Fondazione e trova ora nella Torre uno spazio permanente di esposizione. Un salto in un altro passato invece per gli arredi del ristorante al sesto piano: si tratta degli arredi originali del “Four Seasons Restaurant” di New York progettato da Philip Johnson nel 1958 che coesistono con elementi dell’installazione di Carsten Höller “The Double Club” (2008-2009), tre sculture di Lucio Fontana e una selezione di quadri di William N. Copley, Jeff Koons, Goshka Macuga e John Wesley. Infine, la terrazza sul tetto dell’edificio è concepita come uno spazio flessibile che accoglie un bar dallo stile optical con parapetto in specchi che elimina la barriera visiva tra lo spazio e la vista a 360 gradi sulla città di Milano.