Per Talenti, l’azienda umbra dal 2004 specializzata nella progettazione e realizzazione di arredi outdoor, Marco Acerbis ha disegnato la nuova collezione ‘Coral’. In attesa della presentazione, l’architetto ha rivelato a Pambianco Design mood e ispirazione dei prodotti ancora inediti.
Marco, potrebbe soffermarsi sul processo di ideazione della collezione ‘Coral’?
Le novità riguardano delle famiglie di prodotto complete con divani, poltrone, tavoli, sedie, lampade e complementi tutti in perfetta assonanza tra loro. Vogliamo stimolare il pubblico a cui ci rivolgiamo e arricchirlo con sensazioni e novità senza finire nello stravagante. Molta attenzione è anche posta alle fasce di mercato e quindi a una proposta varia dal punto di vista del prezzo. Il processo di sviluppo è sempre molto fluido con diversi mesi di modifiche e chiacchierate di ogni genere. Per me le fasi più belle sono tre. L’inizio, ossia quando l’idea viene schizzata sulla carta, o dove capita, quando vedi il primo prototipo che puoi toccare con mano e quando viene presentato il prodotto e senti i commenti delle persone. Il bello del design è che è un processo continuo che si autoalimenta alla scoperta sempre dell’ABC: ‘Always Be Curious’.
Quali sono le caratteristiche dei nuovi prodotti?
La modularità è alla base di un progetto fresco e sincero che si inserisce nel mondo outdoor con materiali quali alluminio e corda che impreziosiscono il prodotto e ne garantiscono la qualità nel tempo. Le linee sono pulite e le composizioni rimangono equilibrate anche quando ricomposte in combinazioni diverse. Arricchita da una serie di complementi che permettono un alto livello di utilizzabilità e confort. Il tema della corda è preponderante e lo si ritrova anche come dettaglio nelle impugnature dei tavolini e degli appendi asciugamani e sulle sedute. I divani sono composti da un volume solido sulla seduta che però si addolcisce con una serie di pillows che si possono spostare a sensazione. Tutto questo in contrasto con le sedie e le sedute lounge la cui struttura esile e raffinata introduce il tema della leggerezza su tipologie di prodotto che si devono poter spostare liberamente.
In cosa consiste l’input strategico che ha ricevuto dall’azienda?
Anche in questo caso ci siamo confrontati su diverse scelte di concept ipotetici per avere una comune strategia di fondo. Ma, come è noto, il design è frutto di intuizione, emozione, raziocinio e perseveranza. Come mai la mano che impugna la matita disegna una forma e non un’altra è un mistero che non mi so spiegare ma alla fine sono proprio quei magici momenti che rendono il mestiere dell’architetto uno dei più interessanti al mondo.
In che modo i prodotti che ha disegnato rispondono alle mutate esigenze dei consumatori emerse in questa fase post-Covid?
Il Covid ci ha costretti a fare dei cambiamenti nel nostro stile di vita, alcuni temporanei e altri un po’ più duraturi. Essere bloccati in quarantena ha fatto riscoprire la casa e una dimensione della vita molto legata al rimanere sotto lo stesso tetto o ad apprezzare terrazzi e giardini che magari davamo un po’ per scontato. Il consumatore si è quindi proiettato a migliorare il suo nido con acquisti mirati nel design capendo subito che ciò che lo circonda e con cui vive a stretto contatto deve essere fonte di piacere e sensazioni positive. Con Talenti proponiamo con le collezioni nuove un lifestyle schietto ed elegante dove colore e materiale sono da vedere e toccare. Per me l’aspetto quasi terapeutico del design è alla chiave del progetto.