Parla chiaro il bilancio di sostenibilità di Florim presentato nei giorni scorsi: 300 milioni di euro investiti negli ultimi 5 anni, dei quali quasi 180 milioni solo nel biennio 2017/2018.
Le azioni intraprese dell’azienda dimostrano l’attenzione riservata a territorio e ambiente. “Il 2018 è stato un anno impegnativo per l’andamento incostante del mercato americano e per le molteplici difficoltà che in generale hanno interessato il nostro settore ed il Paese in cui principalmente operiamo – sottolinea il presidente Claudio Lucchese nella lettera di introduzione al Bilancio – Il Gruppo Florim ha comunque affrontato la sfida con la consueta serenità e chiarezza di obiettivi; tra questi spiccano la volontà di produrre materiali sempre all’avanguardia estetica e tecnologica, creare una ricaduta positiva sul territorio, salvaguardare l’ambiente, dare sostegno alla comunità locale e promuovere la propria immagine oltre i confini nazionali”.
“Merita segnalare che la parte significativa degli investimenti tecnici è stata dedicata al completamento delle due fabbriche per la produzione e la trasformazione delle grandi lastre, che rappresentano oggi due esempi di altissima tecnologia 4.0 e motivo di orgoglio per me e tutti i collaboratori” prosegue Lucchese.
Le due nuove fabbriche, esteticamente simili, sono dedicate esclusivamente alla gamma di prodotti Florim stone e Magnum Oversize. Lo stabilimento di Mordano (Bologna), entrato in funzione nel 2017, è infatti dedicato alla produzione delle grandi lastre mentre in quello di Fiorano M.se (Modena) si svolgono le lavorazioni successive alla cottura e le operazioni di logistica.
Guardando al futuro, Florim intende investire anche in due nuovi flagship store monomarca a Singapore e Francoforte.