La filiera legno arredo chiude il 2022 con un valore di 56,6 miliardi di euro, pari a un incremento del 12,7% rispetto all’anno precedente. Lo annuncia il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, in occasione della conferenza di presentazione della prossima edizione del Salone del Mobile di Milano, che si svolgerà dal 18 al 23 aprile, nella consueta sede della fiera di Rho. “Il 2022 si è chiuso in maniera veramente straordinaria, anche perché venivamo – tiene a sottolineare – da un 2021 che era stato altrettanto straordinario. Ricordo soltanto un dato: abbiamo chiuso il 2021 con +14%, come filiera, sul 2019, il migliore anno prima della pandemia. Sul 2022 eravamo ottimisti, ma ovviamente con una certa moderazione, perché ripetere le performance non è mai scontato. Abbiamo chiuso con +12,7% sul 2021 a 56,6 miliardi, quindi una performance straordinaria” ribadisce Feltrin, ricordando che “la nostra filiera, fino al 2019 girava attorno ai 41-42 miliardi. Oggi, attraversati da una pandemia, nel 2022 chiudiamo a 56 miliardi. Numeri importanti”.
La filiera approccia ora il 2023 con “preoccupazione, tra luci e ombre, perché si sperava che il conflitto in corso potesse trovare una soluzione nel 2022. I primi due mesi, anche se febbraio non è ancora concluso, non si sono presentati male, così come anche le proiezioni economiche a livello europeo e mondiale. Ma si deve navigare a vista. Non si può pensare di avere bypassato questo momento di crisi”. Il nostro comparto sta reagendo bene e il Salone del Mobile è l’esempio di quanto sia forte, vitale e lungimirante il settore. Abbiamo un compito – tiene a sottolineare il presidente di federlegnoArredo – che va al di là del nostro comparto stesso, perché siamo stati interpreti della speranza per il futuro per tutta l’economia italiana e ne siamo orgogliosi”.
Ora c’è in ogni caso da affrontare la transizione ecologica: “importantissima per noi. La stiamo perseguendo da tempi non sospetti, anche per la naturale aderenza del nostro settore alla sostenibilità. Ci siamo resi conto che per le nostre aziende è fondamentale per la proiezione verso il futuro, tanto è vero che il salone del Mobile, che è la punta di diamante e la massima espressione della nostra filiera (rappresenta 70mila aziende e 300mila addetti ai lavori), ha l’obbligo di pensarvi nella maniera più giusta, rivolta anche alle nuove generazioni, ai nuovi mercati”. Quindi, insiste Feltrin, “la sostenibilità è d’obbligo se vogliamo rimanere competitivi come lo siamo stati nel tempo, grazie al design e al ‘ben fatto’. Oggi bisogna aggiungere anche che bisogna essere sostenibili. Certamente usando il ‘buon senso’: le aziende non si possono trasformare in un battibaleno. Come Federazione le accompagneremo” assicura infine.