Ferretti Group, quotato alla Borsa di Hong Kong, ha registrato nel primo trimestre chiuso al 31 marzo, ricavi a 256,4 milioni di euro, in aumento del 37,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente quando si era attestato a 186 milioni. Tra gli altri dati economici, sempre nel Q1 2022, gli ordini acquisiti per 394 milioni, in aumento del 97,2% rispetto al Q1 2021 (200 milioni) e un portafoglio ordini che al 31 marzo 2022 ha raggiunto 1,32 miliardi, in aumento del 30% rispetto al 31 dicembre 2021 (un miliardo). “Ogni mese raccogliamo più ordini di quanto riusciamo a produrre, ecco perché tutti i nostri brand hanno lunghe liste di attesa. Per questo i nostri clienti fanno adesso i loro ordini, consapevoli che i tempi di consegna saranno almeno di due anni. Si prevede una domanda in continua espansione in un mercato in eccezionale crescita”.
Per segmento, il portafoglio ordini vede come core business gli yacht in composito che hanno raggiunto i 439 milioni il 31 marzo 2022, pari al 33% del
portafoglio totale (da 366 milioni pari al 36% del portafoglio totale al 31 dicembre 2021). Seguiti dal made-to-measure che ha raggiunto quota 407 milioni il 31 marzo 2022, pari al 31% del portafoglio totale (da 299 milioni pari al 29% del portafoglio totale al 31 dicembre 2021). I super yacht hanno raggiunto i 417 milioni nel trimestre, pari al 32% del portafoglio totale (da 293 milioni pari al 29% del portafoglio totale al 31 dicembre 2021). Infine, il segmenti ‘Altri‘ è rimasto stabile a 58 milioni, dal 6% del portafoglio totale al 31 dicembre 2021 al 4% del portafoglio totale al 31 marzo 2022.
Per quanto riguarda i ricavi, dagli yacht arrivano 109,8 milioni, pari a circa il 43% dei ricavi totali, dal “made-to-measure” 96,1 milioni di euro, paria circa il 37% dei ricavi totali, e dagli super yacht 24,7 milioni, pari a circa il 10% dei ricavi totali. Altri hanno raggiunto 25,8 milioni di euro, pari a circa il 10% dei ricavi totali. L’utile netto è pari a 13,1 milioni nel Q1 2022, in aumento dal Q1 2021 (6,4 milioni), la Posizione finanziaria netta è pari a 132 milioni di liquidità netta.
L’Ebitda rettificato è pari a 31,6 milioni euro, in aumento del 78,4% rispetto al primo trimestre del 2021 (17,7 milioni) e con un margine pari al 13% nel trimestre, rappresenta un aumento di 340 punti base rispetto allo stesso periodo del 2021 (9,6%). “Questo notevole miglioramento è collegato a tre motivi principali – si legge nel comunicato ufficiale -: “commerciale“, con una lista d’attesa più lunga, grazie all’elevato portafoglio ordini, che implica quindi un più forte potere di determinazione dei prezzi; “posizione strategica“, con una maggiore presenza nel segmento più redditizio, come il “made-to measure”; e “industriale“, con un’economia di scala negli acquisti e un assorbimento dei costi fissi più efficiente. L’utile netto è pari a 13,1 milioni (fu di 6,4 milioni nel marzo del 2021) e con un margine pari a 5,4%, in aumento di 190 punti base rispetto allo stesso periodo del 2021- (3,5%)”.