E’ stato il nuovo direttore della manifestazione Emanuele Guido, che prende il posto di Cristian Preiata, a presentare la prossima edizione di Homi, di scena a Fiera Milano Rho dal 24 al 27 gennaio 2020. Preapertura dal 22 gennaio per gli espositori legati al mondo del Festivity (22-26 gennaio). “Abbiamo scelto di presentare le novità di Homi in uno spazio (la Galleria Antonia Iannone, ndr) che trasmette efficacemente il concetto di interpretazione dello spazio-casa. Perché proprio le diverse visioni di casa sono al centro della scelta di diversificare la proposta fieristica. Vogliamo disegnare la fiera sulla base delle esigenze del consumatore che vuole acquistare i prodotti ma anche scoprire nuovi trend”, con queste parole Guido ha introdotto il nuovo concept che, già dal prossimo appuntamento, guiderà i visitatori attraverso quattro percorsi esperienziali studiati sulle loro esigenze. Il salone anticipa così le logiche della filiera proponendo la compresenza di price-level diversi in un’ottica di offerta trasversale.
I percorsi offerti saranno: Home Retail Inspiration (padiglioni 1, 3 e 4) dedicato al target dei negozi specializzati alla distribuzione organizzata e alle piattaforme e-commerce che, a sua volta, si declina nelle due aree Fragrance Inspiration e Textile Inspiration. Home Boutique&Design (padiglione 2) che fa spazio alla manifattura di qualità e si rivolge ai department store e ai concept store di ricerca, ma anche a interior designer, architetti e operatori del settore. Al suo interno l’area Creazioni Italiane sarà interamente dedicata all’artigianato italiano e al design made in Italy mentre World Designers riunirà le proposte a più alto contenuto di ricerca provenienti da designer internazionali. Home International Delivery (padiglioni 6 e 10) si rivolge al mercato della distribuzione multi-prodotto e dell’import-export internazionale. Festivity (padiglione 5) è, infine, la sezione dedicata agli articoli per le festività con un focus sulle decorazioni natalizie e sull’arte del presepio. L’appuntamento di gennaio sarà anche occasione di workshop, talk e momenti di incontro con i professionisti di diversi settori.
Una visione sul concetto contemporaneo di casa è stato esposto, nel corso della conferenza stampa, dall’architetto e interior designer Maurizio Lai: “Penso lo spazio domestico come un rifugio, in qualità di progettista trovo complicato lavorare ad una casa. Dobbiamo essere registi più che artisti, interpretare le richieste del cliente, esprimere con forme artistiche la creazione che, però, è contaminata dal compromesso con i futuri abitanti della casa”. Serve un’intelligenza sociale, secondo Lai, per confrontarsi con le diverse visioni di casa, sebbene sottendano agli stessi valori di base.
La riflessione sulla necessità di mettere in scena interpretazioni di case è sottolineata anche dai due sponsor di Homi, Art, associazione imprenditoriale aderente al Sistema Confcommercio, che, nelle parole di Angelo Maino esprime l’importanza di proporre ambientazioni domestiche anche nell’allestimento dei negozi. Dello stesso parere Andrea Barazzoni che, oltre ad essere presidente e AD dell’omonima azienda di famiglia, è anche presidente di Fiac, associazione che, all’interno di Anima Confindustria, rappresenta i fabbricanti di articoli per la casa e la tavola: “Come Lai – dichiara Barazzoi – anche noi pensiamo a cosa possa piacere e far stare bene il consumatore, il nostro focus però è sui complementi d’arredo”. “Il nostro settore – prosegue – vale circa un miliardo di euro e impiega 4.500 addetti. Crediamo in Homi perché è un asset strategico fondamentale a livello internazionale”.