L’azienda di cappe aspiranti da cucina Elica ha registrato nove mesi in crescita raggiungendo 406,9 milioni di euro di ricavi, in incremento del 31,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. nello specifico, il terzo trimestre ha segnato un +17% rispetto allo stesso trimestre del 2019. “Nel terzo trimestre abbiamo confermato la nostra capacità di creare valore nonostante lo scenario delle materie prime rimanga critico sia in termini di inflazione che disponibilità – ha commentato Giulio Cocci, CEO di Elica -. Siamo cresciuti in tutti i segmenti di business, abbiamo continuato a lavorare sul price-mix in modo tale da neutralizzare gli aumenti di costo, mentre stiamo mettendo a terra azioni di profonda discontinuità che ci porteranno a raggiungere i nostri obiettivi di medio periodo. In questo scenario, il forte miglioramento della posizione finanziaria netta e i 22 milioni di cassa dell’operazione indiana consentiranno di accelerare i nostri progetti di crescita nel cooking in mercati chiave per lo sviluppo futuro del gruppo“.
Il segmento cooking ha evidenziato una variazione complessiva del +29,6%. Variazione legata soprattutto alla crescita in area Emea e all’aumento delle vendite a marchi propri che ha evidenziato un aumento del +30% (+32,8% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo del 2020. La gamma NikolaTesla, con il nuovo prodotto NikolaTesla Fit, ha guidato le vendite del segmento dell’alto di gamma e ha raggiunto un’incidenza di circa il 12% sui ricavi cooking. Nel complesso l’incidenza delle vendite a marchi propri sui ricavi cooking si attesta al 54% nel primi nove mesi del 2021. Anche il trend di crescita del segmento motori è proseguito segnando +44,6% (+28% di crescita organica) guidato, in particolare, dallo sviluppo delle aree heating e ventilation e dal consolidamento di Emc e Cps, acquisite il 2 luglio scorso, che hanno contribuito per circa 6,9 milioni.
L’ebitda normalizzato è risultato pari a 43,3 milioni, in aumento rispetto ai 25 milioni nello stesso periodo del 2020, mentre l’ebitda margin corrisponde al 10,6% dei ricavi (contro l’8,1% dell’anno scorso). L’ebit normalizzato è invece pari a 24,9 milioni. Il risultato netto normalizzato è positivo per 16,9 milioni, contro i 2,3 milioni dell’anno scorso. Il risultato netto normalizzato di pertinenza del gruppo è pari a 12,1 milioni, rispetto alla perdita di 1,1 milioni registrata nel 2020. Il risultato positivo delle minorities, pari a 4,8 milioni, in crescita rispetto ai 3,5 milioni dell’anno scorso, riflette la performance di Elica in India (3,4 milioni), di Ariafina (Giappone) e Airforce (Italia). Dal quarto trimestre 2021, in seguito alla cessione della partecipazione in India, si registrerà un significativa riduzione delle minorities, principalmente legate quest’area.
La posizione finanziaria netta è pari a -32,1 milioni (escluso l’effetto Ifrs 16 per -11,5 milioni), in significativa riduzione rispetto ai -67,2 milioni dall’anno scorso, soprattutto grazie alla crescita dell’ebitda, al miglioramento del working capital, alla razionalizzazione degli investimenti e all’incasso di 22 milioni dalla cessione del 19% di Elica PB India, nonostante il pagamento della prima parte relativa all’acquisizione delle società Emc e Cps per 13 milioni. L’azienda prevede di chiudere l’esercizio con ricavi in crescita tra il 17% e il 18% rispetto all’anno scorso, un ebit margin adjusted tra il 5,8% e il 6% e una posizione finanziaria netta in costante miglioramento.
Nei primi nove mesi del 2021 si è registrato un incremento della domanda mondiale del segmento cappe stimata a +10,9%4 e caratterizzata da scenari differenti nelle varie aree geografiche in particolare: “la ripresa economica dell’Eurozona – si legge nel comunicato ufficiale – si è attenuata durante l’estate a causa di interruzioni dell’offerta, aumento dei prezzi delle materie prime e costi di trasporto. La crescita regionale dell’Europa centrale e orientale è rimasta stabile, mentre l’Europa occidentale è tornata ai livelli pre-pandemia dopo un forte rimbalzo nel primo semestre. La spesa dei consumatori è aumentata nei paesi del Nord America e dell’America Latina, sebbene le ondate locali nei casi di Covid e l’aumento dell’inflazione siano rimaste difficili in diversi mercati importanti e potrebbero rallentare la crescita. Ci sono infine differenze significative nella fase di ripresa registrata nelle diverse aree in Asia. La crescita della Cina è condizionata dal rallentamento immobiliare che pesa sulla domanda interna insieme alle rigide misure COVID-19 e alla carenza di energia. I problemi immobiliari della Cina rappresentano il rischio principale per il resto dell’anno. Il settore al dettaglio indiano ha iniziato a mostrare segnali di ripresa con le imprese che indicano vendite quasi uguali ai livelli pre-pandemia“.