Dopo le grandi performance del 2022, il 2023 vede una frenata di tutta la filiera del legno arredo, compreso il turnover del mondo outdoor. Se il comparto generale – secondo il più recente Monitor realizzato dal centro studi di FederlegnoArredo – dovrebbe chiudere il suo 2023 in calo del -7%, dopo un valore in positivo del +12,7% fatto registrare nell’anno precedente sul 2021, per l’outdoor si profila un anno di sostanziale consolidamento. Guardando infatti all’analisi fatta dal Centro Studi Pambianco sui primi cinque player del settore si vede come i fatturati segnino globalmente un -0,8% anno su anno, anche in questo caso dopo una crescita del +19% dal 2021 al 2022. Dodici mesi all’insegna della stabilità che non hanno visto la ripetizione degli exploit precedenti, dovuti in molta parte anche al rimbalzo post pandemico e alla volontà del consumatore finale di dedicare più tempo allo stare all’aperto. Senza dimenticare che il 2023 è stato anche un anno che alle criticità inflazionistiche ha sommato quelle politiche globali legate alle due guerre in Ucraina e Israele. Un primo segnale di positività per il futuro però lo dà lo stesso Monitor che mostra come, secondo i primi segnali commerciali, già il 2024 potrebbe riportare la filiera nel suo complesso al segno positivo con un +2%, grazie in particolare a un export che tornerebbe a crescere del +7% circa. Un ottimismo che, concentrando il tiro direttamente sul mondo outdoor, è condiviso da Stefano Zajotti, Design & Communications Manager di Emu Group Spa. “Il leggero calo del 2023 – ha spiegato a Pambianco Design – è stato fisiologico dopo gli exploit di crescita dei due anni precedenti ma vediamo già i primi numeri di un 2024 interessante. Siamo un’azienda che è anche produttrice, di circa 700mila pezzi di arredo all’anno, quindi il nostro turnover viene influenzato maggiormente dalle problematiche inflattive e dai costi delle materie prime. Di contro lavoriamo per adattarci sempre di più al mercato soprattutto nell’ottica di crescere maggiormente nel comparto hospitality che già ha un peso forte per noi nell’export. È questo un settore più alla ricerca di soluzioni customizzate e quindi rappresenta una sfida perfetta per un’azienda come la nostra che vuole caratterizzarsi sempre di più sull’eccellenza progettuale e produttiva”.
Soluzioni personalizzate prima leva di incremento
Anno stabile ma con mood positivo anche per Roda che resta nella top five dell’analisi fatturati del Centro Studi Pambianco confermando sostanzialmente per il 2023 il giro d’affari portato a casa per l’anno precedente. “Siamo soddisfatti del risultato – ha raccontato a Pambianco Design Daniele Pompa, CEO di Roda – che ha segnato un dato di consolidamento grazie in particolare a un giro d’affari legato circa al 65% per l’export e al 35% al mercato nazionale. È stato in realtà un anno con fluttuazioni: nell’evoluzione della dinamica del fatturato la più grande crescita è stata quella ottenuta grazie alla nuova business unit Roda For You che è la nuova parte del gruppo nella quale abbiamo veicolato attività che riguardano progettazione su misura di arredi indoor e outdoor e i mercati della nautica, del navale e delle grandi commesse contract. Oggi è questa è la locomotiva maggiore del traino di crescita di tutta Roda. Le prospettive sono interessanti anche per il futuro in particolare per la nautica: abbiamo infatti avuto un’evoluzione costante negli ultimi 5 anni grazie alle collaborazioni con player primari dello yachting come Sanlorenzo, Azimut e Benetti, dei quali siamo partner ufficiali per la fornitura di arredi sia da catalogo che customizzabili. E sempre nel settore lavoriamo anche con brand interazionali come Beneteau. Restando sul mare e passando al cruising, anche questo è un settore che ci sta dando soddisfazioni importanti. Grazie infatti al nuovo impianto produttivo aperto a Bodio durante la pandemia e che ha internalizzato quasi tutte le linee di produzione primaria abbiamo accresciuto la nostra capacità di customizzare i prodotti in base alle richieste di committenti sempre più tailor made. E abbiamo messo in campo per questo progetti con grandi compagnie di navigazione come Costa Crociere, Carnival e Msc Crociere, crescendo notevolmente. Interessante poi ovviamente il volume d’affari che arriva dal mondo hotellerie che oggi sfiora il 30% del fatturato globale di Roda. E sempre grazie alla unit Roda For You stiamo andando sempre di più proprio verso il mondo dell’ospitalità con progetti fatti totalmente su misura sia per hotel che per ristoranti. In vista del futuro prossimo le criticità maggiori per noi restano quelle legate alle dinamiche economiche e inflattive. Nonostante ciò i livelli di fiducia e investimento restano alti e l’idea di crescere resta, tanto che puntiamo a superare il dato dei 30 milioni già nel 2024”. Un ottimo anno per Talenti è stato invece già questo 2023 che ha visto l’azienda salire nel ranking del settore arrivando fino al secondo posto grazie a un fatturato salito a 46 milioni di euro – e quindi del +4% sul 2022 – anche se ancora distante dalla capoclassifica Nardi che guarda tutti dall’alto dei suoi 86 milioni di turnover, anch’essa in lieve crescita (+1%) sull’anno precedente. “Nonostante la contrazione dei mercati dovuta a un contesto geopolitico complicato – ha detto Fabrizio Cameli, CEO di Talenti – abbiamo chiuso il 2023 in crescita. Un incremento che evidenzia il dinamismo di un marchio che in dodici mesi complicati ha saputo affrontare le difficoltà, raccogliendo consensi e consolidando il proprio ruolo di protagonista nell’universo degli arredi da esterno. Ancora una volta l’Italia rappresenta il primo mercato con il 40% del giro d’affari, ma il costante processo di internazionalizzazione che Talenti ha intrapreso negli ultimi mesi ha trainato verso l’alto tutto il comparto. Il 60% del fatturato arriva infatti da diversi mercati oltreconfine con in testa Francia, Emirati Arabi, Stati Uniti e Spagna.
L’articolo è disponibile nel numero in uscita di febbraio/marzo 2024 di Pambianco Design