Dopo Martino Gamper, Piero Lissoni e Alessandro Mendini, è ora l’architetto e designer israeliano Ron Arad a offrire la sua personale interpretazione del legno Alpi. Arriva infatti alla quarta edizione la mostra che rappresenta il punto finale di un percorso di ricerca ogni anno affidato a un diverso interprete. Nel 2017 ‘Re-Connection’ ha visto protagonisti Martino Gamper con i legni di Ettore Sottsass; nel 2018 è stata la volta dei ‘Tre Primitivi’ di Alessandro Mendini. Infine, ‘La tavola degli Elementi’ di Piero Lissoni del 2019. Queste collaborazioni rappresentano per Alpi “un momento fondamentale per presentare i progetti one-off di architetti e designer chiamati a dare forma ai legni”. Un progetto nato per volontà del presidente Vittorio Alpi con il desiderio di dare “tridimensionalità alle superfici Alpi”.
I progettisti chiamati hanno la possibilità di creare in totale libertà, senza il vincolo del prodotto industriale. La creazione di questi oggetti unici tra arte e design rappresenta l’orientamento dell’azienda e la sua visione futura. “È facile intuire che Ron Arad, architetto, designer e artista di frontiera da sempre, abitasse già il cassetto dei miei desideri. Decise di progettare tre sedute della serie BTT usando lastre del nostro legno in due colori, diversi per facciata. Il risultato è sorprendente, e dimostra come Ron riesca con disinvoltura ad entrare in nuovi mondi e ad ammaestrarli, mantenendo ‘in toto’ la sua eleganza, il suo stile sovversivo e spiritoso”, commenta Vittorio Alpi.
Ron Arad lavora da decenni sul confine labile tra il disegno industriale e l’arte contemporanea. In questo progetto si sofferma sul “dare spazio e materia all’anima scultorea che si nasconde dentro le strutture portanti dei progetti e che nessuno ha la possibilità di ammirare”.
Arad, con la collaborazione del dipartimento di ricerca di Alpi, mette a nudo tre dei suoi più iconici arredi, ne estrae l’essenza e li interpreta con i legni. Tre strutture in legno che plasmano il volume in un gioco tridimensionale di forme e colori. Partendo dai progetti delle sedute ‘Big Easy’, ‘Oh Void’, ‘Southern Hemisphere’ nascono i tre nuovi oggetti protagonisti della mostra ‘If I were a Carpenter‘. Alpi realizza in quest’occasione legni Bespoke che accentuano l’effetto illusorio delle forme disegnate da Ron Arad. Tavole di legno realizzate con strati alternati di due colori che danno ai pezzi un aspetto mutevole. La tonalità e la percezione dell’oggetto mutano in base al punto di vista dell’osservatore.
“Quando Alpi mi ha contattato per questo progetto – spiega il designer – volevo creare qualcosa che celebrasse ciò che realizzano, e quindi ho pensato a qualcosa che fosse composto da una struttura reticolare di legni. Non è dissimile dalle cose che ho fatto in precedenza in acciaio corten. L’elemento in più è la materialità, oltre al fatto di poter avere un colore diverso per ogni lato dellatavola. Così un pezzo che da un lato sembra blu, girandogli attorno sembra rosso”. Fino 22 dicembre nello showroom di via Solferino a Milano.