Dopo aver registrato un fatturato di 9 milioni di euro nel 2019, l’italiana Desalto è riuscita a fronteggiare la pandemia contenendo le perdite nel 2020 con un -2,5%, per tornare a crescere a inizio 2021. “Siamo ripartiti con grande slancio quest’anno – esordisce Gian Paolo Nespoli, amministratore delegato di Desalto con Mirko Orsenigo – con un incremento medio, a seconda delle aree, del 15-20% di ordinato rispetto al 2019″.
Sebbene i limiti ai viaggi ostacolino i contatti con i clienti e “le call su zoom non possano sostituire l’incontro faccia a faccia, soprattutto nel rapporto con i designer per lo sviluppo dei prodotti”, Nespoli si dice ottimista per il futuro. “Siamo rimasti costanti sui mercati, con l’Italia che rappresenta il 40% del fatturato, l’Unione Europea con il 30% e il resto del mondo con il restante 30% – spiega Nespoli -. A inizio 2021 abbiamo visto molto brillante il mercato giapponese, Israele e l’Italia”.
Il 2020 per Desalto è stato un’occasione di riflessione che ha portato a investimenti in comunicazione e a una riorganizzazione degli spazi aziendali con l’introduzione di nuovi macchinari. “Abbiamo scelto una comunicazione su stampa diversa da quella cui siamo abituati nel settore dell’arredamento, fatta semplicemente di ambienti arredati. Per Desalto abbiamo preferito utilizzare delle grafiche dell’illustratore Giacomo Bagnara che si caratterizzano per il vivace uso del colore, ponendo in primo piano cinque dei nostri prodotti best seller. I primi a debuttare quest’anno saranno il tavolo Element e la sedia Softer than Steel di Nendo. Seguiranno Strong di Eugeni Quitllet, le panche Softer than Steel di Nendo e il tavolo Skin di Marco Acerbis con la sedia Koki di Pocci + Dondoli”.
Guardando all’attualità, tra le criticità individuate da Nespoli, in primis le difficoltà nelle consegne a seguito della carenza e dei rialzi dei prezzi della materia. Problema che sta coinvolgendo tutti i mercati internazionali e nello specifico per Desalto riguarda il ferro. In secondo luogo, l’attuale incertezza sulla fattibilità del Salone del Mobile per il quale comunque l’azienda si sta preparando. “Nel caso in cui il Salone non dovesse tenersi, presenteremo comunque a Milano a settembre le nostre novità in una location in città ancora in fase di individuazione. Ma il Salone rimane la nostra priorità”.
Desalto, che all’e-commerce preferisce il negozio fisico, sul fronte distributivo è presente a livello internazionale attraverso 900 clienti, con una rete consolidata in Italia e in Europa, una nuova agenzia avviata lo scorso anno in Cina e una agenzia avviata due anni fa per l’Asia e la Corea che sta già ottenendo buone performance. “Per il futuro – conclude l’imprenditore – stiamo valutando di aprire i primi monomarca Desalto“.