“La bellezza è l’unica cosa contro cui la forza del tempo è vana…” scriveva Oscar Wilde. Non è necessario capirla è un fatto fisico e mentale perché non segue il ritmo delle lancette ma quello più intimo dei battiti del cuore e mentre le mode sono come castelli di sabbia in riva al mare, chi è riuscito ad arrivare all’anima delle cose, diventa baluardo di eternità. E va custodito, raccontato e perché no, anche omaggiato. Se poi il soggetto in questione è la collezione Raffles che ha fatto la storia del design, creata da chi – come Vico Magistretti – non aveva neanche bisogno di una matita per raccontare la forza delle sue idee e prodotta da De Padova, una delle più note manifatture italiane, l’unica via per “confezionare” un tributo degno di tanta fama, era trovare un “sarto” altrettanto potente come Society Limonta.

Comunione d’intenti più che mera operazione commerciale tra industrie, quella nata dai due brand è un atto d’amore che scaturisce dal desiderio di rendere omaggio a un’icona dell’arredo con la delicatezza e il rispetto che si deve a un progetto così originale. Ed è per questo che De Padova ha scelto di vestirla seguendo il fascino e lo stile delle proposte tessili di Society Limonta, l’unica in grado di esprimere al meglio l’essenza stessa dell’eleganza con accostamenti perfetti di layers differenti in una selezione accurata di tessuti tinti in capo nello stesso colore.

La nuova interpretazione della seduta, nata per De Padova nel 1988, diventa così un atto di stima e di riconoscenza nei confronti del grande architetto e della sua innata classe, semplice ma mai banale, con quel tocco velatamente british che, insieme ai famosi calzini rossi, erano la cifra stilistica del maestro milanese. Il nuovo e sofisticato look prevede un raso di cotone smerigliato in tinta unita accostato al tweed e al jaspé, un abbinamento immune al fluire del tempo e imperturbabile alla frenesia delle tendenze fugaci, tessuti suggeriti da ciò che Maddalena e Vico amavano nella loro interpretazione del design, per uno stile e una classe che va al di là delle mode. Le fibre che accolgono i valori cromatici in modo non uniforme danno vita a nuance di tinte sempre diverse, raffinate ed esclusive un omaggio alla qualità dei materiali e del colore.

Una selezione che si rinnova e che racconta un rapporto intimo, rivelando il carattere e la passione di Vico Magistretti. Lui, il maestro, “il grande semplice” (come recita il titolo della produzione Sky Arte del 2016), quello che ha saputo sussurrare alla bellezza e che con un filo rosso è riuscito a scrivere la storia del Made in Italy. Un filo rosso, che è anche la sua firma ricamata su ogni seduta – il logo “Vico Magistretti Original” disegnato da Italo Lupi per la Fondazione – a testimoniare l’autenticità di questo progetto fatto di passione e di rispetto. Once again, la favola continua.