Sarà Mario Cucinella il curatore del Padiglione Italia alla 16esima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia del 2018, è quanto ha dichiarato ufficialmente il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
Il progetto di Mario Cucinella Architects è stato scelto perché si concentra su “uno spazio urbano che va dall’Arco Alpino, giù lungo l’Appennino, sino nel Mediterraneo, dove la tradizionale contrapposizione tra Nord e Sud si smaterializza davanti a quello che possiamo definire come Arcipelago Italia”.
Arcipelago Italia è un progetto coordinato da Cucinella che si avvale di partnership come quelle di Fondazione Symbola, Anci e l’Università Politecnica di Palermo. “Il progetto di Cucinella – ha detto Franceschini – è molto ambizioso e innovativo, il Padiglione Italia sarà un’occasione per l’avanzamento della ricerca applicata, parte fondante dell’architettura, per la trasformazione dei territori italiani a partire da una visione chiara e consapevole del futuro”. Si tratterà di laboratorio dinamico che concentra le sue azioni lungo lo spazio urbano costituito dalle aree interne del Paese, che per estensione e stratificazione storico-culturale sono esemplificazione dell’identità italiana. Obiettivo: ridare centralità alle espressioni della qualità in architettura, che non può prescindere dall’empatia con i luoghi, preferendo la giusta misura ai gesti grandiosi e tenendo conto della fattibilità del progetto. “La riflessione – spiega l’architetto Cucinella – si sviluppa a partire dalla lettura scientifica del territorio sulla base di quattro tematiche trasversali: architettura e paesaggio, infrastrutture, società ed economia”.
Particolare attenzione sarà dedicata al contesto emergenziale post-sisma che l’Appennino Centrale sta vivendo e che con questo progetto diventa occasione per il lancio di una call. Nell’ambito della proposta, il team guidato da Mario Cucinella ha suggerito inoltre al Mibact di portare il Padiglione anche fuori dagli spazi della Biennale di Venezia, e al fine di stabilire una relazione biunivoca con il territorio, si prevede il coinvolgimento concreto delle comunità locali.
Cucinella arriva a questo incarico dopo vent’anni di impegno, in Italia e non solo, sui temi della rigenerazione urbana e della sostenibilità. In Emilia sta consegnando cinque opere pubbliche ricostruite dopo il terremoto del 2012 e ora nel centro-Italia è al lavoro con il comune di Camerino. A Milano ha firmato cinque progetti recenti, alcuni ai blocchi di partenza come il Museo Etrusco nel cuore della città, altri vicini al taglio del nastro come la sede Coima nell’area di Porta Nuova. Cucinella da gennaio ha aperto anche una sede a New York.