Collaborare, aggregarsi per crescere e competere sullo scacchiere internazionale. Creare sinergie e opportunità di collaborazione tra le realtà imprenditoriali italiane, che siano esempio e stimolo per un comparto che non deve perdere la sfida più grande di sempre, quella legata al ruolo di primo player al mondo del settore. Gabriele Del Torchio e Dario Rinero, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Design Holding e amministratore delegato di Lifestyle Design, gruppi industriali participati il primo da private equity (Investindustrial e Carlyle) e dall’americana Haworth il secondo, vedono la recente crisi sanitaria anche come una “opportunità” di riflessione e di stimolo al cambiamento. In occasione del VI Design Summit organizzato nella sede di Piazza Affari da Pambianco-Interni, rilevano entrambi come sia “responsabilità” di tutti gli operatori che “l’ultimo dei baluardi dell’italianità si mantenga negli anni a venire”. Per fare questo, sottolinea Del Torchio “credo sia inevitabile cercare formule di collaborazione”, che si possono declinare “in mille modi”. Per esempio le aggregazioni. Ma tutto questo nel rispetto della pluralità di espressioni di cui si compone il tessuto imprenditoriale italiano. “Mi piace pensare al mercato – sottolinea Rinero – come a un corpo che si nutre di tante cose diverse e solo così funziona. Così noi dobbiamo lavorare per costruire un sistema industriale a sostegno del design italiano che non sia fatto solo da aggregazioni, ma da una moltitudine di società diverse. Alcune saranno grandi gruppi internazionali, altre aziende più piccole, altre medie e familiari gestite da famiglie straordinarie. Ci saranno aziende quotate in Borsa, altre partecipate da private equity”. Una pluralità di taglie e di possibilità di stare sul mercato, dunque. Ma attenzione, avverte Rinero: “aziende da 1 milione di euro di fatturato e 8 addetti non vanno bene”. Sono una dimensione troppo piccola che se ha avuto ragion d’essere negli ultimi 50 anni, ma che sicuramente non ci traghetterà nei prossimi 50.
Secondo Del Torchio, ‘the game of the game’ per aiutare le aziende a crescere è “sinergie: sono l’elemento chiave del futuro di Design Holding”. “Noi – sottolinea – stiamo lavorando proprio nella logica delle sinergie industriali infragruppo” e soprattutto, in un’ottica futura, guardando alle sinergie possibili con la digitalizzazione. “Abbiamo un progetto che si concluderà ragionevolmente entro la fine dell’anno – annuncia il numero uno di Design Holding – per avere una piattaforma comune di e-commerce, elemento fondamentale perché mette a sistema tutti gli aspetti di logistica e integrazione che solo un gruppo di una certa dimensione può sostenere. Se non altro per gli investimenti che sono necessari”. In questa ottica “continuiamo a perseguire logiche di nuove acquisizioni. Ci sono un po’ di dossier allo studio. Vogliamo acquisire solo aziende che condividono il nostro dna, al di là della dimensione, del valore o della redditività”.