A guidare questa crescita nel Nord America è il top di gamma. Baby boomer e Gen X investono in media 200mila dollari per l’area kitchen e 66mila per il primary bathroom. Ma la svolta arriverà dai Millennial.
“Il numero delle ristrutturazioni delle case negli Stati Uniti sta crescendo enormemente questo perché il costo delle case è salito e di conseguenza si preferisce puntare sul restyling di strutture di cui si è già in possesso, piuttosto che acquistare un nuovo appartamento o villa. Un’ulteriore spiegazione arriva dal tasso dei mutui che oggi è molto alto e rende un eventuale indebitamento particolarmente oneroso”. A dipingere lo scenario americano a Pambianco Design è Bill Darcy, presidente globale e CEO della National Kitchen & Bath Association (NKBA), proprietaria della fiera di riferimento, la Kitchen and Bath Industry Show (KBIS) che si svolge annualmente a Las Vegas. “Si calcola che entro il 2027 circa 24 milioni di case necessiteranno di una ristrutturazione perché sono strutture con più di vent’anni. Le ristrutturazioni vengono realizzate anche dai neo acquirenti di case soprattutto per aggiungere maggiori finiture e funzionalità. Cucina e bagno sono le zone dove si spende di più.
Abbiamo calcolato che la spesa media per la ristrutturazione e l’arredo di una cucina da 20 metri quadrati è di 66mila dollari per un livello medio e di almeno 200mila dollari per una top di gamma. Per il primary bathroom invece si spendono mediamente 66mila dollari.
E ancora. La National Association of Homebuilders prevede che, per ridurre il deficit immobiliare della nazione, le nuove costruzioni unifamiliari aumenteranno del 4,7% a 988mila unità e cresceranno di un ulteriore 4,2% nel 2025 fino a superare abbondantemente un milione per ridurre il deficit immobiliare della nazione. Tra ristrutturazione e nuove costruzioni il valore di mercato del segmento residenziale di bagno e cucina vale 173 miliardi di dollari, di questi 106 miliardi per le nuove costruzioni e 67 per le ristrutturazioni (37%)”.
Ristrutturazioni e acquisti di lusso spingono gli ordini
Intervistate a gennaio per la consueta indagine trimestrale condotta da NKBA, le aziende di cucine e bagni prevedono che le loro vendite aumenteranno in media del 6% nel 2024, con una crescita attesa in tutti i segmenti. I settori del design e del manifatturiero hanno espresso prospettive più ottimistiche, rispettivamente del +6,2% e del +6,8%. I progetti di fascia alta continuano a guidare la crescita. Infatti, anche se alcuni proprietari di case rimangono cauti nell’intraprendere importanti ristrutturazioni, i consumatori a reddito più elevato, che sono più propensi a finanziare i loro progetti con i risparmi, procedono a passo spedito.
Le aziende hanno riferito anche che sono soprattutto clienti Boomer e Gen X a commissionare importanti ristrutturazioni per soddisfare sia le esigenze familiari sia il cambiamento dello stile di vita, come la pianificazione del pensionamento e dell’invecchiamento. Per bagno e cucina, i progetti di ristrutturazione e arredo con un costo superiore ai 100mila dollari hanno segnato delle performance di crescita molto alte all’inizio dell’anno.
E c’è poi il potenziale di acquisto degli 80 milioni di millennial, colti e che erediteranno i soldi dai propri genitori, i baby boomer. Una quantità di denaro pari a 68 trilioni di dollari. “È chiaro che i tassi di finanziamento elevati potrebbero durare più a lungo del previsto, il che tiene per ora molti proprietari di case – soprattutto i più giovani – lontano dalle ristrutturazioni”, ha aggiunto Bill Darcy. “Riceviamo però importanti segnali di crescita, a livello nazionale e soprattutto in alcune regioni del Paese. E mentre aspettiamo tutti che i tassi scendano e che di conseguenza aumentino anche le ristrutturazioni, constatiamo che la continua forza del mercato di fascia alta si sta rivelando un potente motore a sostegno dell’intero settore”.
Sostenibilità, un segmento da promuovere
Ad accendere i dibattiti nel mondo delle cucine e bagno del mercato Nord Americano è anche il tema della sostenibilità. “Il crescente entusiasmo per il design sostenibile è vantaggioso sia per il nostro settore che per i consumatori», ha aggiunto Darcy. “Tuttavia, sappiamo che l’adozione di pratiche sostenibili sono in ritardo rispetto a questo entusiasmo. I professionisti del settore sono la chiave per educare i consumatori e stimolarli verso prodotti e pratiche più ecologiche nella ristrutturazione della cucina e del bagno”.
Secondo un’indagine dedicata al tema e svolta da NKBA nei primi mesi di questo anno, infatti, più della metà (51%) dei professionisti del settore afferma che la sostenibilità è estremamente o molto importante per loro, a livello professionale. Ma meno della metà (45%) si considera estremamente o molto familiare con il concetto di design sostenibile. Lo stesso atteggiamento si ripete nei proprietari di case, che si dividono equamente tra quelli favorevoli a progettazioni e arredi sostenibili e coloro che restano scettici.
A frenare le scelte sono una serie di fattori, tra cui le spese più alte di realizzazione, la mancanza di opzioni di progettazione sostenibile attraenti e il lungo periodo di recupero dell’investimento per realizzare i vantaggi finanziari delle scelte sostenibili. Secondo i professionisti del settore intervistati, i proprietari di case raramente, se non mai, menzionano la sostenibilità. Di conseguenza, spetta prevalentemente ai designer consigliare prodotti e pratiche sostenibili in vista di maggiori benefici, come per esempio un miglioramento della salute e del benessere della famiglia grazie a prodotti e pratiche sostenibili che creano ambienti domestici più sani. Come un risparmio energetico, la riduzione dell’impronta di carbonio della famiglia e la riduzione dei rifiuti.