La pandemia non frena l’economia circolare. Secondo i dati del Consorzio nazionale imballaggi (Conai) la raccolta differenziata in Italia è aumentata nel primo quadrimestre 2020 registrando un +7% della raccolta di imballaggi (considerati l’anello debole di tutto il ciclo di vita del prodotto) a 1,6 milioni di tonnellate contro gli 1,5 milioni dello stesso periodo del 2019. L’incremento riguarda vetro e plastica (+6%) e carta e cartone (+18%); in calo di oltre il 10%, invece, i rifiuti elettrici ed elettronici e del legno presso le isole ecologiche.
La previsione per l’intero anno, secondo il Conai, è di una crescita del 5% per tutte le categorie tranne l’alluminio, che dovrebbe calare di un quinto, e del legno in calo stimato dell’8 per cento. Verranno così raccolte quasi 5,3 milioni di tonnellate di imballaggi, in crescita rispetto ai 5 milioni dello scorso anno.
È quanto rivela il report 2020 ‘L’Italia del riciclo‘ realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Fise Unicircular (l’Unione imprese economia circolare) e ripreso dal Sole 24 Ore.
Il settore potrebbe essere destinatario di una parte dei fondi Ue del Recovery Fund per finanziare la ricerca e l’innovazione di prodotto, al fine di individuare nuove modalità di trattamento delle plastiche miste e di alcuni Raee e migliorarne la riciclabilità.