Fenix, holding di partecipazioni della famiglia Tabacchi e attuale azionista di maggioranza di Perini Navi, ha sottoscritto un accordo vincolante con Clessidra, primario investitore istituzionale italiano attivo nelle ristrutturazioni aziendali, per il rilancio di Perini Navi in caso di esito positivo del giudizio di reclamo pendente innanzi la Corte d’Appello di Firenze e conseguente revoca della sentenza con la quale è stato dichiarato il fallimento di Perini Navi.
Tale accordo prevede, in caso di accoglimento del reclamo, una rilevante capitalizzazione di Perini Navi che porterà Clessidra, insieme ad un partner co-investitore non ancora ufficializzato, a detenere una partecipazione di maggioranza. Fenix rimarrà nella compagine azionaria contribuendo al rafforzamento del capitale. La società avrà nuove risorse finanziarie per un importo superiore a 50 milioni di euro, provenienti per la maggior parte dall’aumento di capitale e per la restante quota dalla cessione di asset non strategici.
“In attesa della sentenza della Corte d’Appello di Firenze abbiamo presentato un piano di rilancio che passa attraverso un accordo con un fondo italiano che riteniamo estremamente valido come Clessidra – spiega a Pambianco Design il vice presidente di Perini Navi Edoardo Tabacchi –. Sarà un’operazione ad equity che vedrà entrare in azienda, in aumento di capitale, le risorse necessarie per poter affrontare il piano di rilancio“.
L’operazione è fortemente improntata al rilancio di Perini Navi in uno scenario di piena continuità produttiva e al mantenimento dei livelli occupazionali. L’obiettivo è quello di preservare un’eccellenza italiana e la leadership mondiale di Perini Navi sulle imbarcazioni a vela sopra i 40 metri, con evidenti vantaggi anche per tutti i creditori sociali e gli stakeholders. Attualmente la Perini Navi ha in costruzione contemporanea 6 navi, di cui 4 a vela sopra i 40 metri, che rappresentano un ‘unicum’ a livello mondiale.
Diversi i soggetti che avevano dimostrato interesse, da Ferretti a Sanlorenzo, a Italian Sea Group, per aggiudicarsi il cantiere viareggino che aveva chiuso il 2018 a 65,5 milioni di euro, con un ebitda negativo di 4,25 milioni, una perdita di 8,3 milioni e un debito finanziario netto di 26,42 milioni e il 2019 con un fatturato consolidato di 55 milioni, un ebitda negativo di 25 milioni, una perdita oscillante tra 35 e 40 milioni e un indebitamento, tra banche e fornitori, di 55 milioni.