Il gruppo mantovano di home fashion Caleffi ha registrato nei 9 mesi una flessione dei ricavi netti del 15% rispetto allo stesso periodo del 2017, attestandosi a 35,3 milioni di euro. L’azienda prevede che il trend negativo proseguirà fino a fine anno stimando di chiudere con ricavi a -10% tra i 51,5 e i 52 milioni di euro (nel 2017 era stato di 52,7 milioni realizzati per il 90% in Italia.
Le stime negative sono dovute a un numero minore di “ordini in portafoglio per la parte finale dell’esercizio – spiega in una nota l’amministratore delegato della società, Guido Ferretti – oltre a una “congiuntura economica generale” sfavorevole “e di settore”.
A pesare sul risultato sarebbero anche le deludenti performance delle licenze baby e teen e del canale promozionale, che nei 2 anni precedenti (2016 e 2017) avevano dato un forte impulso alla crescita del fatturato consolidato.
Per far fronte alla situazione, il Cda ha varato nei giorni scorsi un nuovo piano industriale che sarà definito entro il primo trimestre 2019 e che prevede un rilancio basato su una nuova strategia prodotto-mercato, il recuperò della marginalità (anche mediante un taglio dei costi di struttura), la ridefinizione della supply chain e il riassetto organizzativo e di governance.
Il gruppo ha inoltre informato che proseguirà “l’attività di ricerca di potenziali target in ottica di eventuali acquisizioni in altri settori in grado di assicurare importanti sinergie e crescita sui mercati internazionali”.