‘Nnumari, che in siciliano significa “nel mare”, è il nome del primo evento transnazionale dedicato alla sostenibilità della filiera ittica. Lo ha ideato lo chef Pino Cuttaia, del ristorante La Madia di Licata, e lo ha fatto perché, come ha raccontato egli stesso a Milano durante la presentazione dell’iniziativa: “Il mare unisce e non divide. Io vivo al centro del Mediterraneo, ho gli stessi problemi di chi sta dall’altra parte del mare e noi tutti abbiamo il dovere di trovare soluzioni, insieme. Se non lo facciamo, vengono meno secoli di storia”.
Dal 2 al 4 ottobre, a Licata, si riuniranno tante personalità e tanti mestieri per costruire modelli di sviluppo sociali e ambientali, replicabili e condivisi. E tutto parte da un cuoco, non più mero esecutore di ricette (e del resto sarebbe fuorviante ridurre a tale mansione una figura come quella di Pino Cuttaia, due stelle Michelin, custode e portabandiera del suo territorio), bensì promotore di un’azione culturale. “Nnumari nasce per proteggere saperi e mestieri. La ristorazione oggi è la sintesi di tanti mestieri diversi, che ruotano attorno al cibo, e se un cuoco si mette al centro delle problematiche legate all’ambiente da cui derivano gli ingredienti che utilizza, può diventarne un vero e proprio custode”. Così in quei tre giorni si terranno incontri, uscite in barca con i pescatori, masterclass, visite al territorio, fino ad arrivare alla definizione di un manifesto ‘Nnumari per un mare sostenibile. “Se oggi non difendiamo il mare, perderemo la nostra identità”, ha concluso lo chef.
All’appello hanno risposto in tanti, a cominciare da oltre venti chef coinvolti nell’iniziativa per poi arrivare a università, associazioni e fondazioni, aziende agroalimentari, pescatori, artigiani, comunicatori, artisti e imprenditori. Tra le adesioni nel mondo del design spicca quella di Bulthaup, che ha anche offerto il proprio Spazio in via Locatelli per ospitare la presentazione milanese di ‘Nnumari. Il link non è soltanto la cucina come luogo di esecuzione delle ricette, come in genere succede quando un brand del settore si unisce a un cuoco. Bulthaup sostiene ‘Nnumari perché i valori dell’iniziativa rispecchiano appieno quelli aziendali. “Le attenzioni verso l’ecologia, la sostenibilità, la lotta allo spreco appartengono da sempre a Bulthaup – racconta a Pambianco Design la country manager Italia dell’azienda tedesca, Barbara Manganaro – e poiché siamo convinti che la cultura di un marchio vada raccontata e lo si debba fare, nel nostro caso, attraverso esperienze di cucina, abbiamo deciso di sostenere progetti che vanno in profondità esattamente come Bulthaup va in profondità. Quando Cuttaia mi parlò per la prima volta di quest’idea che mette al centro il tema del Mediterraneo, i suoi abitanti, l’educazione alla bellezza e alla cultura, ho subito colto le affinità con i nostri valori. Il mare è uno stile di vita e anche Bulthaup è uno stile di vita. Per questo sosteniamo ‘Nnumari: perché attraverso i contenuti dell’evento, attraverso il racconto delle esperienze altrui, saranno percepiti i nostri ideali, il rigore, la coerenza di tutto quel che facciamo, la competenza e la professionalità”.