Si apre in positivo il 2022 per Barovier&Toso , azienda di illuminazione artistica in vetro soffiato, che dopo aver chiuso il 2021 con il più alto volume di ordini degli ultimi 15 anni, sfiorando i 16 milioni di euro e un fatturato di 12,2 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto all’anno precedente, prevede un ulteriore aumento per l’anno in corso. “Le aspettative per il 2022 sono positive – dichiara Diego Martinez Dubosc, Chief Commercial Officer -. Possiamo contare su un portafoglio ordini raccolto nel 2021 che ci garantirà, già in partenza, 4 milioni di fatturato. Tra questi, ci sono molti progetti bespoke ai quali teniamo particolarmente. E sono proprio i progetti speciali a richiamare sempre più interesse da parte del pubblico. Siamo soddisfatti nel vedere i contatti e le opportunità aumentare e svilupparsi”.
Questi risultati sono frutto degli investimenti fatti dall’azienda negli ultimi sei anni e delle strategie messe in atto, a partire dal cambio di assetto societario, nel 2015, che ha visto l’ingresso di Rinaldo Invernizzi in qualità di proprietario e presidente della società. “All’interno di un’ampia operazione di rebranding e di riposizionamento sul mercato, l’azienda ha adottato numerose iniziative che hanno riguardato tutti gli aspetti della comunicazione soprattutto digitale – prosegue Dubosc -. Iniziative nate direttamente dall’interno, ad opera della nuova divisione marketing e comunicazione aperta da un paio di anni a Milano. La strategia punta essenzialmente su contenuti immersivi, emozionali e suggestivi che raccontano la passione, la professionalità e il rispetto per la tradizione che da sempre contraddistinguono Barovier&Toso“.
L’azienda sta investendo anche nel settore Ricerca e Sviluppo per rinnovare i processi di sviluppo prodotto e di produzione, verso la definizione di nuove soluzioni tecniche, come la recente introduzione di stampanti 3D nel processo di realizzazione dei prototipi. Il Design Department è cresciuto grazie all’inserimento di nuove risorse e alla ristrutturazione del suo organigramma. “Collaborazioni esterne, invece, – aggiunge il manager – investono il tema della ricerca materiali, che coinvolge laboratori e risorse umane del mondo accademico”.
Sul fronte retail, nei prossimi mesi, Barovier&Toso, che ha rinnovato nel 2020 lo showroom milanese di via Durini, aprirà due nuovi monomarca, a Kuwait City e Shenzen, a un anno dall’inaugurazione dello showroom di Singapore.
Anche sul piano della tutela ambientale, l’azienda ha effettuato interventi di efficientamento e modernizzazione volti alla riduzione del proprio impatto sul territorio. “Abbiamo installato dei filtri a manica, abbattitori di polveri di nuova generazione, siamo riusciti a ridurre le emissioni inquinanti del 99.8%, migliorando la qualità dell’aria all’interno e all’esterno degli spazi di lavoro – spiega Luigi Lucchetta, Chief Operating Officer in Barovier&Toso nonché rappresentante dell’azienda nella carica di membro del Cda di Assoluce e di Consigliere della sezione Industrie del Vetro di Confindustria Venezia -. Attraverso un sistema di recupero e di depurazione delle acque piovane di prima pioggia, invece, abbiamo fatto in modo di evitare lo scolamento in laguna di acque con residui inquinanti e di riutilizzare le acque depurate all’interno del ciclo produttivo. Ma il nostro impegno non si esaurisce qui. Innanzitutto, ci siamo assicurati materie prime provenienti da fonti vicine, in modo da avere una filiera corta. Inoltre, abbiamo pianificato e strutturato le varie fasi produttive per ridurre al minimo gli sprechi di energia e di materie prime”.