Il progetto di Alejandro Aravena, Gonzalo Arteaga, Juan Cerda, Victor Oddó e Diego Torres per Artemide è un tentativo di conciliare le esigenze dell’ambiente naturale e urbano. La strategia è duplice: da una parte è progettare una luce per lo spazio pubblico che quando non in uso può essere il più impercettibile possibile; luce senza una lampada. D’altra parte è di percorrere diversi tipi di sensori in modo che la luce appaia solo quando è necessario, luce solo on demand.
Per ‘O’ si immaginano una serie di dischi che interferiscono il meno possibile in un paesaggio esistente, ma che attivati dal movimento delle persone, illuminino lo spazio adiacente solo per un periodo di tempo limitato. Oscurità e immaterialità saranno il contributo di “O” alla natura e agli spazi pubblici.