Arbi Arredobagno ha chiuso il 2018 con un fatturato di oltre 29 milioni di euro, registrando una crescita dell’8,2% sull’esercizio precedente.
L’Italia continua ad essere il principale mercato trainante, rappresentando il 91% del fatturato, e tra le sfide del prossimo futuro c’è la volontà di aumentare la quota export, attraverso un percorso di internazionalizzazione che che prevede la partecipazione dell’azienda alle principali fiere internazionali: Interior Mebel di Kiev (fiera internazionale dell’arredamento, illuminazione e décor) a febbraio, Ish Frankfurt (fiera leader mondiale del mondo bagno) a marzo e Batimat a Parigi (fiera per l’edilizia) a novembre.
Investimenti in organizzazione e produzione
La crescita ha riguardato anche gli aspetti organizzativo e produttivo dell’azienda: dopo aver ampliato la sede produttiva con un nuovo stabilimento di 20mila metri quadrati e implementato la capacità produttiva con macchinari sempre più innovativi che garantiscono una maggiore flessibilità, Arbi ha infatti effettuato consistenti investimenti per introdurre un nuovo reparto per il taglio e la foratura dell’alluminio (materiale inserito nelle più recenti collezioni) e per la realizzazione di un nuovo magazzino semi-automatico per il prelievo dei piatti doccia e dei termo-arredo.
Inoltre, a fine anno, con un investimento di circa 400mila euro è stato messo a punto un nuovo magazzino per lo stoccaggio dei semilavorati, dei lavabi e delle vasche che prevede l’inserimento di un sistema filoguidato nel quale operano due commissionatori verticali e un trilaterale.
La nuova organizzazione e le moderne macchine hanno ridisegnato i flussi logistici interni all’azienda, aumentando la capacità di stoccaggio e la produttività.