Grazie a una ‘ricetta’ unica che prevede il controllo totale della filiera, dalla foresta al prodotto finito, Alpi è stata la prima azienda al mondo ad industrializzare il processo produttivo del legno composto e oggi si è specializzata nella produzione di superfici decorative di qualità. “Abbiamo riposizionato il marchio verso l’alto – racconta il presidente del Gruppo, Vittorio Alpi – grazie soprattutto all’introduzione di prodotti più sofisticati. Oggi quindi realizziamo tanti legni molto belli, non facili da fabbricare ma di maggior valore, sfruttando soprattutto la collaborazione con progettisti e designer di alto livello. Primo tra tutti Piero Lissoni, che dal 2015 ricopre il ruolo di art director di Alpi. Questo modello di business rinnovato si sta rivelando vincente anche dal punto di vista della crescita economica: il fatturato previsto per il 2023 infatti raggiungerà i 98 milioni di euro, con un Ebidta al 13,5%, in aumento rispetto agli 85 milioni del 2022. Se poi consideriamo tutto il giro d’affari del gruppo, che comprende anche la vendita sul mercato internazionale dei prodotti forestali che produciamo internamente, la previsione del fatturato consolidato 2023 è pari a 178 milioni di euro (con Ebidta al 15%), in crescita rispetto ai 158,5 milioni dell’anno scorso”.
Un percorso che nasce molto lontano, in Camerun: è proprio nel Paese africano che, dal lontano 1975, l’azienda italiana produce i legnami in uno stabilimento di proprietà e attraverso un’attività sia industriale che forestale. “È un progetto – prosegue il presidente – nato da una scelta lungimirante per poterci assicurare una costante fornitura di materie prime, ma che poi è andato ‘oltre’. La nostra attività in Africa oggi è infatti strettamente legata al tema della conservazione della natura. Lo sfruttamento è infatti a basso impatto e preleviamo esclusivamente gli alberi utili alla produzione: la foresta, se lavorata in maniera corretta, darà sempre i suoi frutti, restando una fonte continua di materiale. Ecco perché piantiamo in media 25mila nuovi alberi ogni anno ed entro il 2025 le nuove piante immesse nella foresta saranno 50mila. Sono alberi di ayous che è un legno tipico africano, mentre poi per completare le nostre produzioni usiamo anche pioppo e tiglio. Siamo anche certificati Fsc, proprio perché ci occupiamo anche dal punto di vista sociale di essere responsabili delle materie prime che utilizziamo”.
È grazie a questo processo di lavoro unico che oggi le collezioni Alpi possono anche presentare una vasta gamma di legni per varianti cromatiche, texture, venature, ed essenze ideali per rivestire ogni tipo di superficie. La capacità dell’azienda di dare vita a prodotti con colori e venature naturali si declina nella Wood Collection, attraverso una lavorazione a metà tra industria e sartoria. La Designer Collection firmata invece da progettisti internazionali delineano un racconto unico e originale nel quale coesistono diverse atmosfere: suggestiva e tattile nelle riproduzioni del legno, innovativa e dinamica nei pattern non riscontrabili in natura. “La volontà di lavorare sempre di più con designer e progettisti di altissimo livello – conclude Vittorio Alpi – ha portato a creare soluzioni all’avanguardia anche per ambiti di grande impatto estetico come quello dello yachting e dell’automotive, con grandi riscontri e ottime performance finanziarie. Ad oggi siamo i leader a livello europeo nei legni per il mondo della nautica di lusso, sia sul mercato italiano che su quello francese. E l’ultimissimo sviluppo è quello che ci ha portato alla realizzazione degli interni per gli aerei privati”.