
La società forlivese di divani Atl group, che ha acquistato lo scorso 23 aprile dalla Golden Lady gli asset della ex-Omsa di Faenza, sta correndo contro il tempo. A settembre infatti scadono i termini per riconvertire la produzione dello stabilimento industriale romagnolo (da filati a complementi d’arredo) e iniziare a produrre, già dalla fine di agosto, 1.000 divani al giorno per il committente Poltronesofà.
Un piano da 20 milioni di euro finanziato per il 70% da quattro banche del territorio (Banca di Romagna, Credito coperativo ravennate imolese, Popolare di Ravenna e CariForlì del gruppo Intesa) che hanno messo 3,5 milioni di euro ciascuno. Per il momento è però ancora tutto fermo e si aspettano le ultime autorizzazioni, attese nella conferenza dei servizi convocata tra due settimane, per partire con i lavori di riconversione industriale.
Atl, nel nuovo stabilimento faentino, farà confluire dalla fine di agosto 170 dipendenti provenienti dai due stabilimenti forlivesi e da un’azienda di Lugo partecipata al 50%, la Più Mo Srl che fa imbottiture per divani in piuma e misto piuma. L’obiettivo, grazie ad una importante commessa di Poltronesofà, sarà far lievitare in 4 mesi la produzione giornaliera: da 350 a mille divani.
A riconversione ultimata Atl si ritroverà sei linee di produzione concentrate in un unico stabilimento contro l’unica linea attuale distribuita su ben tre stabilimenti. Confermata infine anche la disponibilità dell’azienda ad assumere 140 delle 225 dipendenti ex-Omsa attualmente in Cig.