Si è chiusa lo scorso 17 ottobre con una buona affluenza di visitatori l’undicesima edizione dei Saloni WorldWide Moscow, 37.779 tra professionisti, pubblico e giornalisti, seppur in lieve calo rispetto al 2014 quando se ne registrarono 40.483. Più critica la situazione degli espositori, scesi dai 526 dello scorso anno a 335.
La fiera, punto di riferimento del settore arredo-casa italiano in Russia e nelle ex Repubbliche sovietiche, tornerà nel 2016 perché, secondo le parole di Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo e dei Saloni, “i risultati di questa edizione dimostrano che la Russia è un mercato su cui continuare a investire”.
Inoltre, per la prima volta il Salone ha visto la partecipazione ufficiale di alcuni membri del governo russo e lo stesso Snaidero ha incontrato il ministro del Commercio e dell’Industria della Federazione Russa, Denis Valentinovich Manturov, per confrontarsi su possibili strategie di partnership per rafforzare gli scambi tra i due Paesi nel settore dell’arredo e di tutta la filiera, edilizia compresa.
Secondo i dati elaborati dal centro Studi Federlegno Arredo Eventi Spa su dati Istat nei primi sei mesi del 2015 l’export è crollato del 26,2% e già nel 2014 si era chiuso con un calo dell’11% (a 774 milioni di euro) che aveva fatto scendere questo mercato, in un anno, dal terzo al quinto posto tra le destinazioni dell’arredo italiano. Resistono meglio, invece, i produttori di arredi di pregio.