Con 600 espositori e 140 novità di prodotto presentate in anteprima mondiale, il Cannes Yachting Festival (aperto dal 6 e fino all’11 settembre) si conferma un appuntamento fondamentale della nautica internazionale anche per il 2022 e, soprattutto, in vista del 2023. Innanzitutto dal punto di vista del mercato: nel Vieux Port sono presenti più di 500 yacht a motore fino a 45 metri, ai quali si aggiungono, nello Spazio Vela, altre 120 imbarcazioni fino a 28 metri. Uno spaccato unico sul settore dello yachting nel quale capire e scoprire non solo le tendenze più attuali della progettazione nautica, ma soprattutto quelli che saranno i focus del prossimo futuro delle barche da diporto. Segmento che, nel 2020, aveva un mercato globale stimato in 35 miliardi di dollari e che secondo gli analisti è destinato a crescere co un tasso medio annuo del 4% fino a raggiungere, per il 2026 i 44,5 miliardi di dollari. Già nel 2021 poi, il giro d’affari dello yachting ha superato i 15 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti, mentre è previsto che in Cina, Paese con la seconda economia del mondo, il mercato della nautica da diporto tocchi, entro il 2026, quota 4,3 miliardi di dollari, crescendo del 5,7% all’anno.
E in Italia? Secondo ‘Monitor‘, il rapporto statistico di Confindustria Nautica, il Bel Paese è tra le nazioni europee che segnano già oggi un outlook positivo. Questo trend è ovviamente dovuto anche al fatto che, tra i vari segmenti del settore, importantissima è la crescita degli yacht di lusso, mondo nel quale i cantieri italiani la fanno da padrone, anche grazie a brand unici come Azimut – Benetti, Sanlorenzo e Ferretti. Parliamo di un giro d’affari europeo che era pari a circa 11 miliardi di dollari già nel 2021 e che dovrebbe, secondo gli analisti, avvicinare i 17 miliardi nel 2028, con una crescita del 6,3% all’anno. Altro importante segnale che rafforza la fiducia nel futuro dello yachting, è il trend che vede un costante calo dell’età degli armatori: negli ultimi 20 anni ad esempio l’età media dei proprietari di superyacht è scesa di quasi 10 anni e entro i prossimi due decenni si dovrebbe attestare tra 35 e 45 anni, segnando un importante ricambio generazionale.
Tornando a sbirciare tra le banchine del Cannes Yachting Festival si scovano infine imbarcazioni avveniristiche, le cui soluzioni progettuali e architettoniche sono già proiettate verso il futuro grazie ad esempio a diversi sistemi di propulsione a idrogeno. Innovazione che non manca nemmeno nel lifestyle legato alla nautica dove si trovano anche stampanti 3D che riproducono i desiderata del cliente. Infine ecco il mondo green che già nella scorsa edizione era stato protagonista e che ritorna a Cannes con un ‘percorso’ ecologico che mette in evidenza quegli espositori che sviluppano progetti a favore dell’ecologia. Sono barche, arredi e soluzioni eco-efficienti che raccontano quanto sia avanzata oggi l’evoluzione ambientale dell’industria nautica, tra propulsione idroelettrica ibrida, aliscafi automatizzati e pannelli solari di ultima generazione.