Un piano di 14 milioni di euro di investimenti per il periodo 2021-2022 è quello deliberato da The Italian Sea Group al fine di ampliare la capacità produttiva del bacino di carenaggio del cantiere di Marina di Carrara, portandolo così a diventare la più grande infrastruttura privata del Mediterraneo.
L’investimento del Gruppo, che aveva realizzato nel primo semestre dell’anno ricavi pari a 80,9 milioni di euro, in crescita del 99,5% rispetto ai 40,6 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2020 e stima di chudere l’esercizio 2021 con ricavi netti di 160-170 milioni di euro, prevede, nel dettaglio, l’ampliamento del capannone sull’originario bacino, oltre ad una serie di strutture ed impianti a servizio. Ciò consentirà di ampliare di 4 unità la contemporaneità delle navi in costruzione, spostando il limite costruttivo del cantiere da 100 a 140 metri.
Gli investimenti del progetto ‘TISG 4.1’ si aggiungono al primo piano di investimento ‘TISG 4.0’, avviato nel 2020 per un valore di circa 40 milioni di euro. “L’ultimo bacino realizzato in Italia risale a 50 anni fa e fu, peraltro, costruito proprio all’interno del nostro cantiere. Sono quindi certo che questa opera porterà benefici non solo alla nostra attività, ma sarà anche un volano per l’ulteriore crescita del territorio – ha commentato Giovanni Costantino, Founder & CEO di The Italian Sea Group –. La strategia di potenziamento della nostra capacità produttiva, attraverso gli investimenti TISG 4.0 e TISG 4.1, ci permetterà maggiore contemporaneità nonostante l’importante crescita dimensionale, sia per le navi in costruzione che per il refit”.
La prima attività del nuovo bacino sarà a metà novembre con il varo di un motor yacht di 75 metri firmato Admiral.