La transizione energetica è cruciale per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e promuovere fonti energetiche rinnovabili e l’idrogeno verde svolge un ruolo sempre più importante come fonte energetica pulita, prodotta attraverso l’elettrolisi dell’acqua con fonti rinnovabili. Ma richiede molte sfide da affrontare, con strategie a lungo termine, come sta avvenendo nel cuore della provincia di Reggio Emilia, dove un importante passo verso un futuro sostenibile sta per essere compiuto. Iris Ceramica Group, leader globale nella produzione di soluzioni ceramiche innovative, e Edison Next, una società impegnata nella decarbonizzazione e nella transizione ecologica, si sono uniti per creare H2 Factory™. Questo nuovo stabilimento, situato a Castellarano, segna un punto di svolta nella decarbonizzazione dell’industria ceramica, una nuova fabbrica che utilizzerà idrogeno verde, prodotto da fonti di energia rinnovabile, attraverso un sistema all’avanguardia realizzato su misura. Questa iniziativa rappresenta un nuovo percorso per la riduzione delle emissioni nell’industria ceramica, che è un settore ad alto consumo energetico e che svolge un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica del paese. “Siamo di fronte ad una nuova alba per l’industria ceramica e per l’intero settore. “Il principio alla base della nostra fabbrica a idrogeno verde – dichiara Federica Minozzi, CEO di Iris Ceramica Group – è quello che io definisco un nuovo umanesimo industriale, al cui centro vi è la sostenibilità con tutti i suoi fattori: ambientali, sociali ed economici.
La sfida è arrivare ad avere un forte risparmio di C02 entro i prossimi 2 anni e di fare da apripista al settore ceramico e all’intero distretto, dimostrando che anche un’industria energivora può trasformarsi in un modello virtuoso di transizione energetica ‘net zero’. Ci auguriamo, che altre realtà, possano seguire il nostro esempio, a vantaggio di tutto il territorio, portando anche alla formazione di nuove expertise professionali”. E non poteva che accadere qui, nel distretto ceramico, situato tra le province di Modena e Reggio Emilia, un’area strategica per questo settore produttivo, dove gli elementi chiave che guidano i progetti sono da sempre competenze, tecnologia, innovazione e un impegno verso una decarbonizzazione virtuosa. Nella H2 Factory™, che entrerà in funzione nel 2025, verranno prodotte grandi lastre in ceramica 4D, che avranno tra le materie prime anche un prodotto tutto speciale: idrogeno verde come fonte energetica. Tutto questo ovviamente richiede accorgimenti speciali sia a livello impiantistico, come ad esempio un forno progettato per funzionare con una miscela di idrogeno e gas naturale, sia in termini di infrastrutture, come la raccolta dell’acqua piovana, i pannelli fotovoltaici installati sul tetto dello stabilimento e le aree dedicate alla produzione e allo stoccaggio dell’idrogeno. L’azienda ha anche previsto l’infrastruttura per la distribuzione interna di idrogeno. L’elettrolizzatore, che produrrà idrogeno verde grazie all’energia rinnovabile e all’acqua piovana recuperata, avrà una capacità di 1 MW. Iris Ceramica Group investirà 50 milioni di euro nella costruzione di questa nuova fabbrica a idrogeno per la produzione di grandi lastre. Inoltre, è prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico aggiuntivo di circa 1,2 MW di potenza, affiancato a quello già esistente di circa 2 MW sul tetto dello stabilimento. L’idrogeno prodotto sarà utilizzato principalmente per alimentare il forno, inizialmente in miscela con il gas naturale fino al 50%, ma è già in studio un forno che funzionerà al 100% a idrogeno. Questa produzione di idrogeno verde, pari a circa 132 tonnellate all’anno, sostituirà circa 500.000 metri cubi di gas metano all’anno e permetterà di ridurre le emissioni di CO2 di circa 900 tonnellate all’anno. Con un bel impatto sull’ambiente.