La mercante di Brera per antonomasia mette a segno un altro colpo. Da oltre cinquanta anni punto di riferimento per le arti decorative del XX secolo – con un particolare riguardo per l’Art Déco – la galleria milanese guidata da Roberta Tagliavini e Mattia Martinelli apre una nuova sede, sempre nel quartiere di Brera. Dopo le aperture di Londra e New York si è deciso di puntare ancora su Milano, in via Fiori Chiari 16, quasi accanto all’altro store del civico 2 e praticamente dirimpetto allo showroom del civico 3. Gli altri showroom in zona sono uno in via Formentini 4/6 e un altro al 3 di via Solferino.
Nella location che ospita ora la nuova galleria, Piero Manzoni aprì il proprio studio nel 1962. Il cortile, che oggi consente l’accesso allo spazio, divenne il luogo elettivo della scena artistica della Milano degli anni Sessanta. In quel periodo lì si poteva assistere al viavai degli ospiti e amici del pittore: Nanda Vigo, Lucio Fontana o Enrico Castellani per citarne alcuni. Lo spazio espositivo – nato come casa bottega nel XIX secolo e un tempo accessibile anche tramite un canale navigabile – si sviluppa su due livelli ed è stato totalmente riqualificato. “Abbiamo fatto un importante lavoro di rinforzo delle strutture, senza però stravolgere l’originaria bellezza di questi spazi, che in passato ospitavano un magazzino per il grano”, spiega Mattia Martinelli. “Abbiamo disegnato noi la scala per collegare i due livelli dello showroom. Per la balaustra ci siamo lasciati ispirare dall’arte di Gio Ponti e abbiamo inserito la figura del levriero. Rappresenta bene lo stile un’epoca”. Anche la pavimentazione marmorea del primo piano è incastonata con inserti bronzei, sempre d’ispirazione pontiana, raffiguranti i segni zodiacali. Ogni angolo accoglie pezzi da collezione e rarità: da Carlo Bugatti a Ico Parisi, da Meret Oppenheim a Gabriella Crespi o Maison Jansen.
Com’è strutturata la vostra azienda e qual è il vostro modello di business?
Mattia Martinelli: Attualmente, contando anche questo nuovo opening, abbiamo 5 punti retail qui a Milano, tutti in zona Brera. All’estero abbiamo uno store negli Stati Uniti, a New York, e a Londra un negozio di quattro piani a Chelsea. Il 70-80% delle nostre vendite sono verso l’estero e i nostri mercati di riferimento nell’ultimo periodo, oltre agli USA, sono Russia, Sudamerica, Nord Europa – area fiamminga in particolare – e poi il Libano. Accanto al retail abbiamo anche una forte componente di contract, in particolare nel settore cinematografico. Abbiamo arredato i set di film come Ocean12, Il grande Gatsby, The aviator e House of Gucci, per dirne alcuni.
Roberta Tagliavini: Aggiungo che collaboriamo con i principali studi d’architettura internazionali e non solo nel residenziale ma moltissimo nel settore degli hotel. Abbiamo fornito dei pezzi d’arredo per l’hotel Baglioni a Milano, per l’Hotel de Russie, il Palazzo Parigi… E inoltre realizziamo progetti su misura nel settore nautico. In particolare progetti di restauro degli interni d’imbarcazioni storiche, soprattutto in stile Déco. E ultimamente la nostra attenzione si è anche focalizzata sull’arte del secolo scorso e oggi possiamo vantare una collezione di dipinti e sculture dei maggiori artisti del ‘900 come Lucio Fontana, Agostino Bonalumi o Alighiero Boetti.
Oggi le aziende di design puntano molto sulle riedizioni, qual è la vostra opinione a riguardo?
RT: Io non vedo di buon occhio le riedizioni. Perché a mio avviso la riedizione svilisce il prodotto. È chiaro che una volta acquisite le licenze, le aziende hanno ovviamente il diritto di riproporre i pezzi. Ma ritengo che ci siano due rischi in questo tipo di operazioni. Il primo è che, a causa soprattutto dei costi odierni delle materie prime, la qualità delle riproduzioni non sia all’altezza degli originali. Il secondo è che le riedizioni vanno a saturare il mercato con un conseguente crollo delle valutazioni dei pezzi originali. Così si uccide un mercato.
MM: Sono perfettamente d’accordo con mia madre. Le opere originali vengono ricercate da un pubblico che ha una profonda conoscenza di quello che compra. Noi ci rivolgiamo principalmente a un pubblico di “puristi”, anche se nell’ultimo periodo si sta affermando la tendenza mix&match. I pezzi unici del design da collezione sono un elemento imprescindibile per dare carattere agli spazi. La casa di ciascuno non mente, dalle scelte di arredo si capisce esattamente la tua personalità.