La collezione Seventeen di Porada vive di linee sobrie ed eleganti, ispirate agli anni ‘50 e ‘60, che riportano alla mente le case borghesi della Milano di quegli anni. Il legno massello, declinato nelle calde atmosfere della noce canaletta, si accompagna a materiali nobili come il cuoio e l’ottone bronzato, senza dimenticare i marmi. La ricerca costante sui materiali e sulle finiture ha consentito un ampliamento della gamma dei colori laccati e una nuova varietà di marmo. Ambienti luminosi, resi speciali dall’uso di tessili disegnati di grande impatto, che richiamano l’idea di una casa contemporanea funzionale e ricca di personalità.
Una zona notte sempre più protagonista porta la firma di Buratti Architetti. La cabina armadio My Suite, che aveva attirato l’attenzione di tutti lo scorso anno, si trasforma ora in un’intera collezione notte, con i comodini Bayus, lo scrittoio Eley e il letto Nyan. La zona living, dominata dal divano componibile Kirk, si arricchisce dei tavolini Joint, con piano in cristallo oppure in marmo e gambe in ottone spazzolato. Intenso e fruttuoso lo studio effettuato sulle librerie, che ha portato alla realizzazione di Beam, disegnata da Tarcisio Colzani, e Dalida, di Carlo Ballabio.
Numerosi anche i nuovi tavoli, da Thayl di Buratti Architetti a Theta di Stefano Bigi, senza dimenticare Alfred di David Dolcini e lo scenografico Fuji di Tarcisio Colzani.
Al centro della nuova collezione i prodotti disegnati da Patrick Jouin, designer francese che ha elaborato per Porada un ensemble spettacolare: la sedia Ella, la poltrona Louis e i tavoli Timber e Trunck. Un dialogo, quello tra Jouin e l’azienda, che ha avuto origine da un prestigioso progetto contract, l’hotel Eden a Roma, e che ha favorito l’attuale collaborazione.