A Milano, il nuovo “Light Hub” di via Boccaccio 15/A ha aperto le sue porte. Linea Light Group, player internazionale nel panorama illuminotecnico, con i suoi brand Linealight, i-LèD e Stilnovo – storico brand italiano di illuminazione fondato a Milano nel 1946 da Bruno Gatta e acquisito dal gruppo nel 2019 – ha ora un nuovo spazio, distribuito su tre livelli e progettato dallo Studio Giuseppe Tortato Architetti.
Linea Light Group, azienda di Treviso fondata nel 1976 e pioniera nella tecnologia led, vanta oggi un fatturato consolidato che sfiora i 100 milioni di euro, tre poli produttivi (uno in Italia, uno negli USA e il terzo in Cina), 13 subsidiaries e oltre 530 dipendenti distribuiti nel mondo. Il mercato estero rappresenta per il gruppo il 70% del fatturato, mentre dall’Italia proviene il restante 30% delle vendite. Il Middle East registra una crescita costante, affermandosi come una delle aree più strategiche in termini di fatturato, ma l’azienda trevigiana ha in programma anche un piano che vuole puntare sul nord Europa, sul contract e sul settore hotellerie. Ne abbiamo parlato con Gianni Bolzan, amministratore delegato del gruppo.
Com’è andato quest’anno e quali sono le prospettive di crescita?
Il 2024, nonostante una situazione non facile a livello globale, è iniziato bene, con anche un trend di crescita. Oggi pensiamo di chiudere l’anno sostanzialmente con un pareggio, attestandoci con un fatturato in linea con i 100 milioni di euro registrati nel 2023 e con una quota di export che si attesta sempre al 70 per cento. L’anno prossimo ci attendiamo invece una leggera crescita, soprattutto confidiamo molto nella seconda metà dell’anno.
Come è organizzata la vostra produzione?
Abbiamo una sede produttiva a Treviso e poi altre due: una in Cina e l’altra negli USA. Questa è stata una scelta strategica per venire incontro alle esigenze dei due mercati, soprattutto a livello di certificazioni. Essere local è molto importante per la realizzazione di un prodotto che soddisfi le esigenze del mercato. In Cina il nostro sito produttivo è ancora in fase di sviluppo, mentre negli Stati Uniti è già più consolidato e nell’ultimo anno ha prodotto un giro d’affari di circa 20 milioni di euro.
Quale sarà la vostra strategia aziendale a breve termine?
I nostri obiettivi primari per il 2025 sono un rafforzamento del mercato europeo del centro-nord – Paesi scandinavi, Olanda, Belgio e Germania – dopo aver consolidato le filiali di Dubai, Arabia Saudita e Qatar. Sono mercati diversi dagli altri, quindi è un obiettivo che implica anche un prodotto e un servizio un po’ più focalizzati. Abbiamo anche la volontà di valutare eventuali investimenti, anche un’acquisizione, qualcosa che possa aiutare questo progetto. Un altro segmento di mercato che ci sta dando forti segnali di espansione è quello del contract, a livello nazionale ma soprattutto internazionale. E anche l’hotellerie: abbiamo sviluppato progetti per Hilton, Marriott, Sheraton, 25 Hours, Le Meridien e Mandarin. E questo perché offriamo un range di prodotto che copre quasi il 90% delle applicazioni: l’esterno, le piscine, le facciate, le camere, le public area e il wellness.