Frammenti veneziani, il 2023 di Rubelli comincia in laguna 

È come in un film. La scena deve partire con l’inquadratura giusta. E per raccontare al meglio la nuova collezione di Rubelli, la prima immagine che appare è Venezia. Perché al principio di tutto c’è lei, con la sua luce e i suoi colori, l’azzurro del cielo che si confonde con quello del mare e le case che sembrano sdoppiarsi per via del riflesso in laguna. “Un fantasma sulle sabbie del mare, – per citare il libro di John Ruskin, The Stones of Venice (Le pietre di Venezia) – così debole, così silenziosa, così spoglia di tutto all’infuori della sua bellezza, che qualche volta quando ammiriamo il languido riflesso nella laguna, ci chiediamo quasi fosse un miraggio quale sia la città, quale l’ombra”. Ed è da qui che parte il viaggio di Rubelli, un tour fatto di frammenti poetici, che pur nella loro fragilità, che è la stessa di cui vive questa straordinaria città, diventano un elemento essenziale per sviluppare e ricostruire un racconto tutto nuovo, che fa della Serenissima la star più amata di sempre. Tutto è dedicato a lei, dai frammenti tessili di altre epoche custoditi e conservati in archivio, tesori unici che possono rivelarsi elementi preziosi per comporre nuovi disegni. Come Petite Cherie, un lampasso di seta dal disegno aggraziato tratto da un documento originale, di origine veneziana, o lo Jacquard in seta Grand Amour, che nasce da un piccolo frammento d’archivio che, in scala molto grande, restituisce ingigantito il piccolo motivo floreale originale.

Il nuovo stampato a Veniceland firmato da Gabriel Pacheco

E poi c’è Queen che nasce dall’elaborazione di un frammento di damasco la cui superficie ricrea l’effetto dei ‘cuoridoro’ o cuoi d’oro, ossia di quei pannelli di cuoio impresso e dipinto tipicamente veneziani che tra il XV e il XVII secolo venivano utilizzati come rivestimenti decorativi. Un mondo fatto di storie che vengono anche da altri luoghi, come per Secret Venus, un lampasso di seta su fondo raso ispirato a un kimono giapponese degli anni Trenta in seta, custodito nell’archivio Rubelli, che raffigura una galleria di vasi le cui forme ricordano la produzione artistica delle vetrerie veneziane. Vetro, oro, pietre e stucchi la città racconta attraverso la materia la sua storia e Rubelli, da abile narratore, da sempre, sa tradurre questa ricco saper fare in trame avvincenti. E allora perché stupirsi, che proprio Carlo Scarpa, sia motivo di ispirazione, lui che ha saputo plasmare i materiali e trasformare il vetro soffiato in una visione.

Abbinamento di classe tra lo jacquard materico Moon Promenade e Neptune.

Come Glass Weave, un elegante falso-unito cangiante capace di cattura la luce e gli effetti tipici del vetro lavorato. Un tessuto ‘vetroso’ che – grazie all’utilizzo di specifici filati e specifiche lavorazioni – ricorda la trasparenza quasi incorporea delle creazioni artistiche del professore (è così che Scarpa si faceva chiamare) o King un lampasso caratterizzato da una superficie dorata martellata che nasce dall’incontro tra vetro e oro e che rimanda ai vetri “sommersi” del grande maestro veneziano. Un caleidoscopio di suggestioni che passano attraverso le epoche e le architetture, per arrivare con un tocco ironico a Veniceland, uno stampato che nasce dalla mano leggera e ispirata di Gabriel Pacheco, il disegnatore messicano che per Rubelli ha già creato in passato due decori dal forte impatto evocativo e cromatico. Un nuovo ‘quadro di genere’ come quelli che si possono scoprire all’interno del museo Querini Stampalia (dove si trova anche l’area progettata da Scarpa) puntellato di gondole, briccole, ponti, a dominare su tutto, il leone alato, simbolo della potenza della città lagunare. Una scena teatrale dove ogni soggetto recita la propria parte. Sul palcoscenico c’è anche una nuova collezione di rivestimenti murali, Wanderwall 2 preziosa, piccola ma variegata, adatta ad arredi contemporanei e classici. E poi ancora velluti tinta unita e jacquard, tende e tanti tessuti tecnici per arredare a 360 gradi con stile.



Editoriali di David Pambianco