“Il mondo della progettazione, in riferimento al mercato del lusso, ma non solo – ha spiegato Marco Casamonti, founder di Archea Associati, durante il 10° Pambianco Interni Design Summit – sta cambiando moltissimo oggi, perché innanzitutto stanno cambiando gli orizzonti culturali di riferimento: nel pubblico finale come anche nei professionisti. Un tempo l’architetto doveva fare soprattutto opere sensazionali, autobiografiche, utilizzando materiali costosi e stupefacenti, mentre adesso viene messo al centro di ogni progetto la figura umana. È l’uomo il punto di riferimento, quasi che fossimo in un nuovo umanesimo”.
Fondato a Firenze nel 1988, Archea Associati è così uno studio di progettazione con sedi in Europa, Cina, Emirati Arabi e Brasile che sviluppa progetti che spaziano dal paesaggio alla città, dall’edificio al design, avendo espresso nel 2023 un fatturato di 10 milioni di euro. Portando avanti col suo lavoro di progettazione anche una profonda riflessione appunto sui temi dell’architettura contemporanea che è sempre più legata ai bisogni e alle tematiche del ‘new normal’.
“Questa centralità della figura umana – ha continuato Casamonti che è anche professore alla facoltà di Architettura dell’Università di Genova – si è finalmente capito che va portata anche a essere il perno di un nuovo ecosistema fondato sul rispetto dell’ambiente e sui valori della sostenibilità. Un ecosistema che per funzionare bene deve essere basato su materiali naturali, semplici, ai quali si devono poi affiancare altre parole d’ordine green come ‘riuso’ e ‘non consumo di suolo’. In questo senso sta cambiando anche molto l’idea estetica e di gusto nella società globale”.
Anche il mondo dello sport e del calcio in particolare, essendo un grande strumento di comunicazione e dialogo, può aiutare a portare avanti questo primato del rapporto privilegiato tra uomo e ambiente. “Proprio in relazione ai valori della sostenibilità e della transizione ecologica – ha concluso l’architetto -, anche lo sport nell’ambito della progettazione sta avendo un ruolo centrale. Nelle proprie infrastrutture deve infatti trasmettere questi valori e occuparsi di raccontare alle persone quanto è necessario rispettare l’ambiente e il paesaggio, proprio come vanno rispettati tutti gli altri esseri umani. Un esempio di grande attualità è quello dei nostri stadi di calcio: sarebbe meglio ristrutturarli piuttosto che costruirne di nuovi consumando tanto suolo e andando quindi contro questi principi di sostenibilità”.