Si è svolta ieri al Maxxi, il museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Premio italiano di Architettura. L’evento – che si svolge ogni anno alternatamente nelle sedi del Maxxi e della Triennale di Milano, soggetti promotori del progetto – ha visto l’assegnazione di tre riconoscimenti: il Premio al miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi tre anni da un progettista o uno studio italiano (o con base professionale in Italia), il Premio under 35 e il Premio alla carriera.
Quest’ultimo è stato assegnato a Pierluigi Nicolin, architetto, professore e ricercatore. Vincitore nel 1972 del Concorso Internazionale per la Nuova Sede della Università delle Calabrie a Cosenza e socio fondatore della Gregotti Associati, Nicolin aveva già avuto nel 2003 un riconoscimento dalla Triennale con la Medaglia d’oro dell’architettura italiana.
“Il premio alla carriera a Nicolin – ha dichiarato il presidente di Triennale Stefano Boeri – rappresenta un doveroso riconoscimento all’incessante lavoro di critica, docenza universitaria, ricerca e cura editoriale sull’architettura italiana e internazionale che ha portato avanti per oltre cinquant’anni. Il suo legame con Triennale si è concretizzato attraverso un’intensa attività di curatela e programmazione di progetti e mostre, tra cui la diciassettesima Esposizione Internazionale con Le città immaginate (1987) e la mostra Le città del mondo e il futuro della metropoli (1988). Un dialogo che continua oggi con la recente acquisizione da parte di Triennale, che nel 2026 ne diventerà editore, della rivista Lotus, la cui eccellenza riconosciuta nel mondo è legata appunto all’opera di Nicolin”.
Il Premio al miglior edificio è stato assegnato a Pietro Martino Federico Pizzi dello Studio Pizzi, per il progetto della Cantina Vinicola Ceresé. Situata in un parco naturale, il progetto si colloca a ridosso di una collina nella Valle del Curone, in provincia di Lecco. Gli elementi caratterizzanti del progetto sono una copertura sottile con al centro un’apertura circolare, una scala elicoidale monumentale e una gamma cromatica sui toni del rosa.
Il Premio Under 35 è stato invece assegnato al gruppo Grazzini Tonazzini Colombo, che con l’installazione Quintessenza aveva già vinto Nxt 2024, un’iniziativa che dà l’opportunità a progettisti emergenti di concorrere con un progetto allestito nella piazza del Maxxi.
I progetti dei vincitori e dei finalisti saranno esposti in una mostra nel Centro Archivi Architettura del Maxxi fino al 29 settembre di quest’anno.